Il romanzo familiare di LeBron e Bronny James è approdato in Nba

  • Postato il 23 ottobre 2024
  • Di Il Foglio
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Il romanzo familiare di LeBron e Bronny James è approdato in Nba

Mancavano quattro minuti alla fine del secondo quarto della partita tra Los Angeles Lakers e Minnesota Timberwolves quando LeBron James e Bronny James hanno fatto assieme il loro ingresso sul parquet del Crypto.com Arena di Los Angeles. Va detto che gli americani ci sanno fare quando si tratta di spettacolo e photo opportunity. Padre e figlio in campo assieme, per la prima volta della storia con la stessa canotta e per di più uno vicino all'altro. Clic delle macchine fotografiche, telecamera fissa in perfetto piano americano, ovazione del pubblico. Teatro, anzi cinema. Fosse stato sincronizzato anche il movimento di apertura della cerniera della felpa sarebbe stato tutto perfetto, ma sono anni nei quali la ripresa "sporca" va di gran moda nel cinema - non ditelo però a Wes Anderson - per cui va bene uguale.

                                 

Il miglior giocatore dell'Nba degli ultimi vent'anni (c'è chi dice di tutti i tempi, chi crede che questo sia eresia) e il sangue del suo sangue, il ragazzino promettente divenuto uomo. Una branda d'uomo si potrebbe dire, se non fosse su di un parquet dell'Nba dove i suoi centottantotto centimetri sembrano pochi rispetto agli oltre due metri del padre e di tutti gli altri che gli stanno attorno.

   

LeBron James ha allungato la sua carriera oltre, forse, il limite naturale (o limite giusto, chissà) pur di giocare con il figlio. Voleva regalarsi questa emozione. Ce l'ha fatta nella serata del 22 ottobre 2024 (da noi la notte che apriva il 23 ottobre): quarant'anni lui, venti Bronny.

  

È il sacrosanto obbiettivo di ogni padre fare in modo che un figlio possa realizzarsi nella vita, cercare di agevolare più possibile il suo percorso di vita. E Bronny James sognava il basket, voleva l'Nba, sogna di poter seguire le orme di quell'uomo che gli è padre oltre a essere il miglior marcatore nella storia della Nba e il primo a riuscire a mettere a referto almeno una tripla doppia in tre finali Nba consecutive, oltre a una serie lunghissima di altri record.

 

Quell'ingresso in campo di LeBron James e Bronny James è un gran bel momento di famiglia per i James, un'immagine e un video che rimarrà nella storia di questo sport, un immagine di grande amore paterno. Eppure allo stesso tempo è anche un momento nel quale è apparso evidente il narcisismo di un campione assoluto e che segnerà in un modo o nell'altro per sempre la carriera di Bronny.

  

Accanto a The Chosen One, il Prescelto, abbiamo visto il figlio del Prescelto, e così sarà per sempre. Sarebbe comunque accaduto, ma così è stato ancor più evidente, forse smaccato.

 

Contro i Minnesota Timberwolves, Bronny James ha giocato i suoi primi due minuti e quarantuno della sua prima stagione in Nba di una carriera che potrebbe essere lunga e magari gloriosa, ma sarà comunque quella di un figlio che è entrato nel rettangolo di gioco accanto un padre enorme, ben più enorme dei suoi duecentosei centimetri per centotredici chili. Una grande pagina di un bel romanzo familiare che però stona di fronte a quella spettacolare storia di canestri vincenti di LeBron James, perché ogni grande storia familiare viene messa in secondo piano rispetto alla Storia.

  

La cronaca di questo nuovo inizio, stagionale senz'altro se sarà di più chissà, ha riportato la vittoria dei Los Angeles Lakers contro i Minnesota Timberwolves per 110 a 103, primo esordio vincente in regoular season nella storia dei Lakers con in campo LeBron James. Antony Davis ha messo a referto 36 punti, LeBron James 16, Bronny James nessuno, con un tiro da tre sbagliato e un rimbalzo. Il ragazzo si farà. Ottimi giocatori capaci di vincere anelli e Mondiali hanno fatto peggio.

    

 

Qui c'è la guida alla stagione Nba 2024-2025

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Il Foglio

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