Il rigore di Napoli-Inter bocciato dall’Aia: il giudizio di Rocchi
- Postato il 26 ottobre 2025
- Di Panorama
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Un pasticcio grave, anche perché finito dentro un match con il vago sapore dello scudetto e che ha condizionato l’andamento della partita. Ai vertici arbitrali non è per nulla piaciuta la gestione dell’arbitro Maurizio Mariani e del suo assistente Daniele Bindoni nell’episodio del rigore concesso al Napoli e che ha sbloccato la partita del Maradona. Un rigore che non c’era, contraddice anni di guerra ai cosiddetti “rigorini” da parte del designatore Rocchi e, soprattutto, è stato fischiato con una modalità inconsueta e considerata totalmente sbagliata.
Non ci saranno zone d’ombra nella valutazione di quanto accaduto al Maradona. Un errore senza se e senza ma con una distribuzione delle responsabilità che chiama in causa prima di tutto l’assistente Bindoni. E’ stato lui a suggerire a Mariani un fischio che non doveva esserci e che è arrivato con colpevole ritardo (circa 8 secondi), innescando così ulteriori polemiche. Secondo i vertici arbitrali, l’assistente non aveva possibilità con la sua visuale di giudicare in maniera corretta il contatto all’interno dell’area di rigore e, dunque, avrebbe dovuto astenersi da qualsiasi interferenza.
Per il designatore Rocchi, però, ha sbagliato anche Mariani che avrebbe dovuto avere la freddezza di comprendere come l’aiuto del suo collaboratore non potesse essere decisivo. Cosa aveva visto in campo? Perché non fidarsi della sua prima valutazione (non rigore) accettando acriticamente il parere di chi non poteva certo aver visualizzato l’azione meglio di lui? Domande che non hanno una risposta considerata accettabile per gli organi tecnici dell’Aia e che, dunque, portano alla bocciatura dell’operato della coppia.
E poi c’è il Var con la chance di chiamare l’arbitro alla revisione per chiarirsi le idee. Nella sala di Lissone c’era Valerio Marini, considerato uno dei migliori e più esperti al monitor. Ha sbagliato a non suggerire la revisione a Mariani, anche se la sua posizione è considerata meno colpevole rispetto al pasticcio fatto in campo dai colleghi. In qualche modo, infatti, un contatto tra le gambe di Mkhitaryan e Di Lorenzo c’era stato, appiglio per poter non considerare necessario l’intervento del Var. Va ricordato, però, che nel corso della preparazione di questa stagione Rocchi ha molto insistito con i suoi uomini sulla necessità di avere il coraggio anche di chiamate scomode pur di ristabilire la verità fattuale: quella di Napoli è che il rigore non c’era e, una volta concesso, andava revocato. Uno svarione grave.
Le conseguenze? Rocchi non ama parlare di arbitri fermati per punizione dopo errori anche gravi. Dunque, Mariani e Bindoni saranno valutati per la loro prestazione (negativa) e per la loro condizione generale (ottima, erano reduci dalla finale del Mondiale Under 20). Non saranno riproposti a brevissimo in campo e siederanno per un po’ in… panchina. Poi torneranno in gioco anche perché rappresentano due punte di diamante della squadra arbitrale della Serie A.
 
                         
                     
                            