Il record dell'ora di Ganna rimane inattaccabile: Tanfield fallisce il tentativo a 1.200 metri di altitudine

  • Postato il 14 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
  • 2 Visualizzazioni

Può dormire sonni tranquilli, Pippo Ganna: c’è chi ha tentato di portargli via il record dell’ora realizzato ormai quasi tre anni fa a Grenchen, in Svizzera, ma ha fallito miseramente il tentativo. Anche se Charlie Tanfield giura di volerci riprovare presto: magari già domattina, quando il velodromo di Konya sarebbe ufficialmente ancora prenotato per consentire al pistard britannico di dare l’assalto al primato di cui è legittimo proprietario il fuoriclasse di Verbania. Ma è più probabile che domattina le luci dell’impianto restino spente, perché Tanfield ha fatto capire di non essere neppure lontanamente vicino a quello che sperava di essere rispetto ai tempi fatti registrare nel 2022 da Ganna.

Tanfield parte piano, ma finisce ancora più… lento

Il tentativo di record dell’ora del 28enne ciclista di Great Ayton era particolarmente atteso negli ambienti del pedale, anche perché essendo effettuato sul velodromo turco, a un’altitudine di 1.200 metri sul livello del mare, in molti hanno pensato che qualcosa di clamoroso sarebbe potuto succedere. Ganna però anche sotto questo aspetto ha dimostrato di essere di un’altra categoria: Grenchen, la cittadina svizzera dove ha ottenuto il primato l’8 ottobre del 2022, è praticamente sul livello del mare, e pertanto il risultato ottenuto all’epoca acquista ancora più valore oggi.

Tanfield s’è “fermato” a 53,964 km percorsi in un’ora, con una sola punta massima di 54,868 km fatta registrare a una ventina di minuti dal gong. Il piano di partire piano per poi sprigionare tutti i cavalli del motore nell’ultima parte del tentativo è andata a vuoto, per stessa ammissione del britannico che forse si sarebbe aspettato di avvicinare maggiormente il 56,792 km fatto registrare da Ganna a Grenchen.

A Konya tra un anno si disputeranno i mondiali su pista, e questo test assumeva una valenza particolare anche pensando a quelle che sarebbero potute essere le condizioni della nuova pista, considerata tra le più veloci al mondo. Ma le gambe di Tanfield non hanno risposto adeguatamente all’appello.

L’Italia ha i due record più iconici: ora e inseguimento (con Milan)

A livello cronometrico, il tempo del britannico è stato di quasi 3’ più alto rispetto a quello fatto registrare nel 2022 da Ganna. Non s’è avvicinato neppure al precedente primato dell’ora che apparteneva a Dan Bigham, “l’ingegnere” di casa Ineos Granadiers, che mantiene anche il primato nazionale.

[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/Domestique___/status/1955967959500800481" profile_id="Domestique___" tweet_id="1955967959500800481"/]

L’Italia si mantiene dunque al vertice nelle corse contro il tempo, sia per quel che riguarda il record dell’ora, sia per ciò che concerne il primato dell’inseguimento individuale, con Jonathan Milan che l’ha stabilito il 18 ottobre 2024 a Ballerup, in Danimarca, in 3’59”153 (media di 60,212 km/h).

Ganna nel 2022 strabiliò montando una Pinarello realizzata per l’occasione, stampata in 3D e con un’aerodinamica mai vista prima. Ma furono le gambe a fare la differenza. Inattaccabili ancora per molti.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti