La missione Artemis II della NASA segnerà un momento storico: per la prima volta dopo oltre cinquant'anni, quattro astronauti voleranno attorno alla Luna a bordo della navicella Orion, spinta dal gigantesco razzo SLS (Space Launch System). Sarà un volo di prova con equipaggio, previsto per circa dieci giorni, e rappresenterà un passo decisivo verso il ritorno dell'umanità sulla superficie lunare e, in prospettiva, verso Marte.
La missione Artemis II della NASA è attualmente prevista per aprile 2026, con l'obiettivo di effettuare un volo con equipaggio intorno alla Luna. Tuttavia, la NASA sta cercando di anticipare il lancio a febbraio 2026, se le condizioni tecniche lo permetteranno.. La colonna portante di Artemis. L'SLS è il razzo più potente mai costruito dalla NASA, progettato per missioni oltre l'orbita terrestre. Si innalza per circa 98 metri (quasi un grattacielo di 30 piani) e sviluppa una spinta al decollo di circa 4 milioni di kg. I suoi componenti principali sono lo stadio centrale con 4 motori RS-25, i due booster laterali a propellente solido, lo stadio superiore ICPS (Interim Cryogenic Propulsion Stage, cioè Stadio di Propulsione Criogenica Provvisorio) e gli adattatori per la navicella Orion. Il suo carico utile ammonta a circa 27 tonnellate in orbita lunare. Il suo ruolo è quello di portare astronauti e cargo verso la Luna e, in futuro, Marte.. Il nuovo razzo SLS. A prima vista, l'SLS di Artemis II sembra identico a quello che ha portato in orbita Orion senza equipaggio nella missione Artemis I. In realtà, ingegneri e tecnici hanno introdotto numerosi miglioramenti, sia interni che esterni, per aumentare affidabilità, sicurezza e prestazioni. Tra le novità principali vi sono innovazioni nella navigazione e comunicazioni con la Terra. L'SLS dispone di un sistema di guida potenziato e antenne riposizionate per garantire collegamenti continui con le stazioni di terra e con lo Space Launch Delta 45 della US Space Force (un comando della US Space Force che ha sede a Cape Canaveral, in Florida. Si occupa di gestire e autorizzare i lanci spaziali dal Kennedy Space Center e dalla Cape Canaveral Space Force Station; garantire la sicurezza del lancio e dello spazio aereo/marittimo circostante; monitorare e supportare le comunicazioni e le operazioni durante le fasi più delicate dei voli spaziali).. Sicurezza. Si è intervenuti anche sulla sicurezza dell'equipaggio: l'ICPS (stadio criogenico provvisorio) è stato equipaggiato con un sistema in grado di rilevare anomalie e avvisare gli astronauti; inoltre, il meccanismo di autodistruzione del razzo è stato modificato con un ritardo per consentire a Orion di allontanarsi in caso di emergenza.
Innovazioni anche per quel che riguarda la separazione dei booster: i razzi laterali a propellente solido si staccheranno quattro secondi prima rispetto ad Artemis I, fornendo preziosi dati per ottimizzare il carico utile nelle missioni future. E ancora si è pensato a riduzione le vibrazioni: durante Artemis I erano state registrate oscillazioni inattese nei punti di attacco dei booster. Per correggerle sono stati installati speciali listelli aerodinamici di due metri e aggiornati i sistemi elettronici di bordo. Altri miglioramenti infine riguardano l'unità di controllo della distribuzione dell'energia, che ora offre maggiore protezione dai rischi elettrici. In sintesi, l'SLS di Artemis II è una versione "affinata", progettata per garantire un viaggio sicuro al primo equipaggio del programma.. L'equipaggio di Artemis II. La missione sarà anche storica per la composizione del suo equipaggio, che riflette la volontà della NASA e dei partner internazionali di costruire un'esplorazione spaziale inclusiva e globale. A bordo di Orion ci saranno Reid Wiseman (NASA), Comandante della missione, ex pilota di caccia ed ex capo dell'Ufficio Astronauti della NASA. Victor Glover (NASA), pilota, primo astronauta afroamericano a volare attorno alla Luna. Ha già partecipato a una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (Expedition 64). Jeremy Hansen (CSA, Agenzia Spaziale Canadese), specialista di missione, ex pilota di caccia delle Forze Armate Canadesi. Sarà il primo astronauta non statunitense a partecipare a una missione lunare.. Inclusivo. Christina Hammock Koch (NASA), specialista di missione, ingegnera in elettronica e astronauta nota per il record di permanenza nello spazio per una donna (328 giorni consecutivi). Sarà la prima donna a lasciare l'orbita terrestre per volare verso la Luna. La loro presenza a bordo rappresenta un traguardo epocale: mai prima d'ora una donna, un astronauta afroamericano e un canadese avevano preso parte a una missione oltre l'orbita bassa terrestre.. Verso il futuro. Con Artemis II, la NASA non porterà gli astronauti a sbarcare sulla Luna – questo obiettivo spetta ad Artemis III – ma il test sarà cruciale per verificare ogni sistema in condizioni reali, aprendo la strada al ritorno sulla superficie lunare. L'intera campagna Artemis mira non solo a stabilire una presenza sostenibile sulla Luna, ma anche a preparare l'umanità alla prossima grande sfida: mandare esseri umani su Marte..