Il ratto sul volo sul Miami-Berlino diventa un caso scientifico: “Può diffondere pericolose malattie in tutto il mondo”

  • Postato il 16 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un passeggero indesiderato, un volo intercontinentale e un’indagine scientifica durata otto anni. La storia del ratto, nome in codice H17/01, inizia nel marzo del 2017, quando la sua comparsa in cabina su un volo da Miami a Berlino scatenò il panico tra i passeggeri, soprattutto tra chi soffriva di musofobia (la paura dei roditori). Ma la preoccupazione principale, per le autorità, era di natura sanitaria.

All’arrivo all’aeroporto di Berlino-Tegel, dopo lo sbarco dei passeggeri, scattò una straordinaria operazione di “bonifica”. L’aereo fu sigillato e fumigato con anidride carbonica. Un cane da caccia fu poi fatto salire a bordo per recuperare la carcassa del roditore. Da lì, il corpo, sigillato e congelato, fu spedito ai laboratori di massima sicurezza del Friedrich-Loeffler-Institut (FLI) per essere analizzato.

Ci sono voluti otto anni, ma ora i risultati di quelle analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Scientific Reports. Un team di ricerca tedesco ha sezionato il ratto – un ratto nero (Rattus rattus), una delle specie più invasive al mondo – e ha condotto test a tutto tondo per verificare la presenza di patogeni pericolosi. La buona notizia è che il roditore non era portatore dei patogeni più temuti, come quelli responsabili della leptospirosi o della sindrome polmonare da hantavirus. Il rischio di un’infezione grave per i passeggeri e l’equipaggio di quel volo è stato quindi scongiurato.

Tuttavia, l’analisi ha rivelato scoperte significative. Sul ratto è stato rilevato un ceppo di Staphylococcus aureus meticillino-sensibile (MSSA) quasi identico a quelli umani presenti in Europa e Nord America. Questo ceppo, spiegano gli scienziati, possiede geni specifici per eludere il sistema immunitario umano, suggerendo un adattamento all’uomo e una potenziale trasmissione bidirezionale tra le due specie. Sono stati inoltre individuati altri batteri opportunisti e quattro nuovi segmenti genomici di un virus (Picobirnaviridae).

Secondo gli studiosi, la scoperta di un ratto a bordo di un aereo è emblematica dei rischi sanitari nell’era della globalizzazione. I roditori sono da secoli viaggiatori involontari su navi e treni, e oggi possono facilmente spostarsi anche in aereo, trasportando patogeni da un continente all’altro. L’episodio non è isolato. Nel 2024, un volo della Scandinavian Airlines fu costretto a un atterraggio di emergenza dopo la scoperta di un topo vivo nel pasto di una passeggera. Il pericolo non è solo sanitario: i roditori possono rosicchiare cavi elettrici e causare danni catastrofici.

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