Il ramoscello di Generali al Governo: “Stiamo valutando di aumentare i nostri acquisti dei Btp”
- Postato il 13 marzo 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un vago impegno, quello di valutare un incremento degli acquisti di titoli di debito dello Stato italiano. È quanto ha di fatto messo sul piatto il numero uno delle Generali, Philippe Donnet, nel si trova bel mezzo del braccio di ferro con il governo che non ha gradito l’accordo con i francesi di Natixis per la gestione congiunta di 1900 miliardi di euro di risparmi. Un’apertura, più che un cambio di rotta vero e proprio dopo che, tra il 2023 e il 2024, la compagnia ha alleggerito di circa 3 miliardi e mezzo a 35,6 miliardi di euro la sua esposizione ai Btp. E tutto sarà comunque subordinato alla compatibilità dell’investimento in Btp con “la nostra politica di investimenti e con la nostra tolleranza al rischio“, ha spiegato Donnet, giustificando la mossa con “l’attuale andamento dei mercati e la raccolta netta vita nuovamente positiva. Abbiamo circa un terzo delle attività in Italia, siamo per buona parte un’assicurazione Vita italiana e abbiamo passività italiane”.
Acqua sul fuoco, poi, quanto ai timori che l’intesa preliminare coi francesi venga perfezionata prima del rinnovo del consiglio di amministrazione in scadenza: sull’accordo, spiega il manager, “non ci sono aggiornamenti particolari”, sono partite le consultazioni con i sindacati francesi previste dall’intesa, ma “dureranno un paio di mesi”.
Quindi si concluderanno dopo l’assemblea che voterà il nuovo board, ora in calendario per il 24 aprile, due settimane prima della data inizialmente fissata all’8 maggio, un anticipo che ha scombussolato un po’ i piani di chi, come Caltagirone e, soprattutto, gli eredi Del Vecchio, sta rastrellando azioni per pesare di più ma attende il via libera delle autorità di Vigilanza. Intento che ovviamente Donnet non rileva: la data del 24 aprile è quella tradizionale dell’assemblea di bilancio delle Generali, ricorda, mentre la previsione dell’8 maggio era dovuta all’attesa del regolamento Consob sull’articolo del Decreto Capitali per le liste di candidati proposte dal consiglio uscente che però non è arrivato. “Siamo ancora in attesa. Torniamo quindi alla data della assemblea dei soci normale”, chiosa per altro rilevando che sente parlare di scalate alle Generali dal suo arrivo a Trieste, 9 anni fa.
“Quando sono arrivato la capitalizzazione era di 15 miliardi e oggi oltre 50 miliardi di euro, grazie ai piani strategici”, rivendica in scia all’approvazione dei conti 2024 che hanno evidenziato un utile netto di 3,7 miliardi (-0,6%) su premi lordi in crescita del 14,9% a 95,2 miliardi. Dati che non hanno scosso il mercato, nonostante il dividendo di 2,1 miliardi di euro superiore alle attese.
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