Il Quad rilancia la cooperazione nell’Indo-Pacifico. Ecco come
- Postato il 2 luglio 2025
- Esteri
- Di Formiche
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I ministri degli Esteri del Quad, il formato di sicurezza che riunisce Stati Uniti, Australia, India e Giappone, si sono riuniti a Washington proprio mentre il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, iniziava la sua visita in Europa. È su questo incrocio di missioni che si focalizza la newsletter “Indo-Pacific Salad” di questa settimana, tra consapevolezze, sfide e ambiguità.
Al centro del comunicato congiunto diffuso al termine dell’incontro dei quattro, c’è per esempio una riaffermazione decisa dell’impegno per un Indo-Pacifico “libero e aperto” e una nuova agenda operativa in quattro aree prioritarie: sicurezza marittima e transnazionale, prosperità economica, tecnologie critiche ed emergenti, e risposta umanitaria alle emergenze. “I quattro ministri hanno ribadito la centralità del diritto internazionale e il rifiuto di ogni tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza”, si legge nella dichiarazione.
Al centro della narrazione strategica che accompagna il ministro cinese c’è l’idea che Cina ed Europa dovrebbero migliorare la comunicazione, la comprensione e la fiducia reciproca per diventare “ancore di stabilità” per il mondo e partner affidabili e forti che raggiungano il successo reciproco. Tutto costruito per fare in modo che le crepe nell’asse transatlantico – favorite anche da un atteggiamento dell’amministrazione statunitense che Bruxelles stenta a comprendere – si allarghino, che l’Unione si spacchetti, perché sono questi gli obiettivi di una Cina che vuole trattare da potenza secondo l’idea romana del dividi et impera.
Anche sotto quest’ottica, particolare attenzione è stata dedicata alla situazione nel Mar Cinese Meridionale, dove il Quad denuncia “azioni provocatorie e pericolose” come l’ostruzione della libertà di navigazione, l’uso di cannoni ad acqua e le manovre di navi militari e milizie marittime. Rilevante anche il passaggio sulla Corea del Nord, condannata per i lanci missilistici e per il continuo sviluppo di armi nucleari in violazione delle risoluzioni Onu. Attenzione perché questo genere di attività di prepotenza si accoppiano a tentativi di persuasione diretta contro i Paesi della regione, in un approccio in parte simile a quello che la Cina riserva agli europei, tra bastone e carota, pressioni e opportunità, giocando spesso lungo le faglie e le vulnerabilità.
Il Quad risponde con un intero paragrafo del comunicato che è stato dedicato alla lotta al terrorismo, con una condanna netta “di tutti gli atti di terrorismo ed estremismo violento, incluso il terrorismo transfrontaliero”. In particolare, è stato menzionato l’attentato del 22 aprile a Pahalgam, in Jammu e Kashmir, in cui sono morti 25 cittadini indiani e un nepalese. Secondo fonti diplomatiche, è stata l’India a spingere per un linguaggio più incisivo sul tema. Il ministro degli Esteri indiano ha chiesto “una risposta globale più determinata” e ha sottolineato la necessità di colpire non solo gli esecutori, ma anche i finanziatori del terrorismo. Il comunicato invita infatti gli Stati membri dell’Onu a cooperare pienamente con le autorità competenti, in linea con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, e attenzione ancora: il messaggio sottintende ruoli e interessi cinesi, dato che per l’India Pechino è coinvolta nel sostegno alle attività terroristiche di cui il Pakistan è dante causa.
I ministri hanno inoltre espresso sostegno a nuove iniziative per rafforzare la sicurezza regionale: tra queste, un’esercitazione congiunta per la logistica nel teatro indo-pacifico e una nuova partnership sulle “portualità del futuro”, che partirà con un primo appuntamento a Mumbai. È stato anche annunciato un piano di rafforzamento delle catene di approvvigionamento dei minerali critici, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da singoli Paesi e limitare il rischio di coercizione economica.
Il Quad ha infine ribadito il suo sostegno alla centralità dell’Asean e dei forum guidati dai Paesi insulari del Pacifico, a conferma dell’intento di cooperare con le organizzazioni regionali senza tentativi egemonici. Il prossimo vertice dei leader del Quad si terrà in India entro la fine dell’anno, mentre l’Australia ospiterà il prossimo incontro ministeriale nel 2026.