Il processo a Puff Daddy alle battute finali: la giuria si è ritirata per deliberare e chiede ulteriori informazioni. L’ex magnate dell’hip hop rischia l’ergastolo

  • Postato il 1 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Oggi martedì 1 luglio, la giuria del processo di Puff Daddy per traffico sessuale e violenze è tornata a deliberare per la seconda giornata. leri lunedì 30 giugno, i giurati hanno deliberato per oltre cinque ore, senza raggiungere un verdetto, dopo aver ricevuto istruzioni dal giudice del processo, Arun Subramanian.

Stanno valutando se i pubblici ministeri abbiano dimostrato le accuse di associazione a delinquere e traffico sessuale durante il processo iniziato all’inizio di maggio. I pubblici ministeri affermano che Combs per vent’anni ha usato la sua fama, la sua fortuna e una serie di dipendenti e collaboratori per costringere e costringere due diverse fidanzate ad avere ripetutamente rapporti sessuali con escort uomini per giorni interi, mentre lui guardava e a volte filmava gli eventi alimentati dalla droga.

Gli avvocati della difesa affermano che i pubblici ministeri stanno ingiustamente basando i reati federali su ciò che l’imputato ha fatto in camera da letto con le sue fidanzate, mentre partecipavano allo stile di vita scambista, e su atti di violenza domestica che coinvolgono il loro cliente. Puff Daddy potrebbe affrontare una pena da 15 anni di carcere all’ergastolo se condannato per tutte le accuse. Dopo essersi dichiarato non colpevole, ha scelto di non testimoniare mentre i suoi avvocati costruivano le loro argomentazioni per l’assoluzione principalmente attraverso lunghi controinterrogatori di decine di testimoni chiamati dall’accusa, tra cui alcuni ex dipendenti che si sono presentati sul banco dei testimoni a malincuore, solo dopo aver ottenuto l’immunità.

Quando i giurati hanno lasciato l’aula ieri, l’imputato è rimasto seduto per un po’ accasciato sulla sedia al tavolo della difesa prima di alzarsi e voltarsi verso tre file di spettatori stipati di familiari e amici. Hanno applaudito tutti insieme mentre Puff Daddy ha anche mostrato due libri che stava leggendo: “The Power of Positive Thinking” di Norman Vincent Peale e “The Happiness Advantage” di Shawn Achor.

Dopo appena un’ora di riunione, il presidente della giuria ha inviato una nota al giudice, lamentando che c’era un giurato “che, a nostro avviso, non è in grado di seguire le istruzioni di Vostro Onore. Potrei parlare con Vostro Onore o potreste parlarci voi?”. Il giudice ha invece deciso di inviare ai giurati una nota per ricordare loro il dovere di deliberare e l’obbligo di seguire le sue istruzioni in materia di legge. Alla fine della giornata, la giuria sembrava di nuovo in carreggiata, chiedendo chiarimenti su cosa si qualifichi come spaccio di droga, un aspetto dell’accusa di associazione a delinquere che contribuirà a determinare se Puff Daddy possa essere condannato o scagionato dall’accusa.

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