Il primo Giubileo: apriti Cielo!
- Postato il 16 marzo 2025
- Di Agi.it
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Il primo Giubileo: apriti Cielo!
AGI - “Apriti Cielo!”, disse Bonifacio VIII. E sul cuore degli uomini scese il perdono. Era il 22 febbraio 1300 quando il papa spalancò il varco divino e indisse a Roma il primo Giubileo della Chiesa cattolica.
Il 24 dicembre 2024 il rito si è ripetuto di nuovo, quando Francesco ha aperto la Porta santa in Vaticano inaugurando l'anno giubilare che terminerà il prossimo dicembre. L'antico documento stabiliva che il periodo d'indulgenza giubilare iniziasse (retroattivamente) nel Natale 1299, fosse valido dodici mesi e venisse ripetuto ogni cento anni.
Nei secoli, però, alcuni pontefici hanno cambiato cadenza: da 100 a 50, poi 33 e infine 25 anni (a parte le date straordinarie). L'evento del 1300 era tanto nuovo e importante che anche Dante Alighieri giunse nell'Urbe per non mancarlo. Oggi il Vaticano sottolinea così la presenza del celebre fiorentino: “Secondo la ricostruzione letteraria più diffusa – scrive – il viaggio immaginario di sette giorni di Dante tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, si svolge proprio nell'anno del primo Giubileo, nel 1300… il percorso di redenzione che il sommo poeta immagina per sé”.
Per dare agli eventi il giusto ordine occorre fare un passo indietro. Come da liturgia precedente al cristianesimo, anche gli Ebrei celebrano il loro anno giubilare. Il periodo cade ogni sette volte sette anni e prende il nome dal corno di montone che lo annunciava – yobel – il quale, in versione latina, sta appunto per “giubileo”. E poi, rimanendo sempre all'ombra della croce, ci sono anche altre feste del perdono che si rispettano ancora oggi e si rievocano nel giorno della loro data di nascita. Ovvero, l'Indulgenza della Porziuncola (o di Assisi, in Umbria, 1-2 agosto 1216); la Perdonanza di Collemaggio (Abruzzo, 28-29 agosto 1294); il grande Giubileo (Roma, 1300) avviato appunto da papa Bonifacio.
Prima di chiedere e ottenere la remissione dei peccati, il pontefice stabilì che, Vaticano compreso, i credenti dovessero andare in pellegrinaggio nelle altre basiliche papali: San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. E soltanto dopo concedersi al sacramento della Confessione. L'itinerario proposto non è cambiato neanche per il Giubileo 2025. Lo scopo era (ed è) chiaro: per giungere al traguardo della rinascita spirituale occorre essere consci della propria colpa. È fondamentale essere consapevoli di aver fatto uno sbaglio quando magari neppure si immaginava di averlo commesso, con intenzione o senza. In un radiomessaggio del 2 ottobre 1946, Pio XII rifletteva: “Forse il più grande peccato del mondo di oggi sta nel fatto che gli uomini hanno cominciato a perdere il senso del peccato”.
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