Entro la fine del secolo, sostengono gli esperti tra cui Legambiente e il Comitato glaciologico italiano, due terzi dei ghiacciai del pianeta scompariranno, con tutte le conseguenze del caso. Proteggerli e tutelarli è fondamentale, ma è inevitabile che da qui ai prossimi anni avremo altre perdite. Ecco perché un gruppo di ricercatori della Rice University, in Texas, sta lavorando a un progetto che ci permetterà di non dimenticarli: il primo "cimitero dei ghiacciai" al mondo, accompagnato da una Global Glacier Casualty List, una lista di tutti i ghiacciai che abbiamo perso in questi anni di riscaldamento globale. Il progetto verrà presentato per la prima volta in pubblico il 17 agosto in Islanda, e le prime informazioni a riguardo si trovano sul sito della Rice University.
. Il funerale del ghiacciaio. L'idea del progetto nasce nel 2018 grazie a Cymene Howe, antropologa della Rice e produttrice del documentario Not Ok, che raccontava la scomparsa di Okjökull, il primo in Islanda a perdere il titolo di "ghiacciaio" nel 2014; la tragedia venne accompagnata dal primo funerale pubblico mai tenuto per un ghiacciaio.
. Quest'idea spinse molti glaciologi in giro per il mondo a cominciare a tenere il conto di quanti ghiacciai stessero scomparendo: nel 2023, per esempio, uno studio ha dimostrato che negli ultimi decenni nella sola Nuova Zelanda ne sono "morti" 264, e in Cina ne sono spariti più di 8.300.. Cimitero di ghiaccio. La lista prodotta dalla Rice University conterrà all'inizio i nomi di 15 ghiacciai, scomparsi da poco o sul punto di farlo, e verrà aggiornata anno dopo anno – il 2025, peraltro, è già stato designato dall'ONU come "anno internazionale della conservazione dei ghiacciai", e il progetto è quindi particolarmente puntuale.. Per quel che riguarda il cimitero, invece, anch'esso verrà inaugurato il 17 agosto nella penisola di Seltjarnarnes, e ospiterà (per ora) 15 lapidi di ghiaccio sulle quali è stato scolpito il nome del ghiacciaio scomparso. "Anche i monumenti si scioglieranno come quello che rappresentano" ha spiegato Howe, "il che servirà per ricordarci che tutti i ghiacciai del mondo sono condannati allo stesso destino se non agiamo in fretta"..
