Il prezzo dei carburanti in Puglia oggi 5 giugno 2025: benzina, diesel, gpl e metano
- Postato il 5 giugno 2025
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- Di Virgilio.it
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Oggi, 5 giugno 2025, i prezzi dei carburanti in Puglia mostrano una situazione variegata. La benzina si attesta a 1.709 euro al litro, mentre il gasolio è disponibile a 1.585 euro. Per chi utilizza GPL, il prezzo è di 0.683 euro, mentre il metano si trova a 1.493 euro al litro. Questi valori sono influenzati da diversi fattori, tra cui le accise e il costo della materia prima.
Il prezzo dei carburanti in Puglia
Ultimo aggiornamento: 5 giugno 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO |
---|---|---|
Benzina | SELF | 1.709 |
Gasolio | SELF | 1.585 |
GPL | SERVITO | 0.683 |
Metano | SERVITO | 1.493 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina è composto da diverse componenti, di cui la più significativa è quella fiscale, che rappresenta circa il 58% del costo finale. Questa parte include le accise e l’imposta sul valore aggiunto (IVA), che incidono notevolmente sul prezzo alla pompa. La restante parte del prezzo, pari al 42%, è rappresentata dalla componente industriale, che si divide ulteriormente in costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% del prezzo, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, che rappresenta il 12% del prezzo, è l’unica parte su cui gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Questa struttura complessa rende il prezzo della benzina particolarmente sensibile alle variazioni del mercato internazionale e alle politiche fiscali nazionali.
Per quanto riguarda il gasolio, la situazione è leggermente diversa. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale rappresenta il 55%. Anche in questo caso, il costo della materia prima è influenzato dalle quotazioni internazionali e dall’effetto del cambio euro/dollaro, e incide per il 45% sul prezzo. Il margine lordo, che vale il 10%, è l’unico elemento su cui gli operatori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questa struttura di costo fa sì che il gasolio sia soggetto a fluttuazioni simili a quelle della benzina, ma con una diversa distribuzione tra le componenti fiscali e industriali.
fonte: https://www.mimit.gov.it/it/prezzo-medio-carburanti/regioni