Il post choc contro la Meloni scritto dal dipendente del Miur: “Auguro a tua figlia la sorte della ragazza di Afragola”
- Postato il 31 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
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Un post apparso su Instagram e scritto da un dipendente del Miur, il ministero dell’Istruzione e del Merito, ha attaccato Ginevra, la figlia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’autore ha augurato alla figlia della Meloni “la sorte della ragazza di Afragola”. Il riferimento è alla 14enne Martina Carbonaro uccisa nel comune in provincia di Napoli dal fidanzato 19enne. La premier ha pubblicato il post ed ha commentato: “Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”.
Solidarietà alla premier
Giorgia Meloni ha ricevuto diversi commenti che hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. A scrivere tra i primi è stato anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “Esprimo la mia forte solidarietà al presidente Giorgia Meloni per le ignobili minacce rivolte ai suoi affetti più cari. Stiamo effettuando tutte le verifiche utili a individuare l’identità dell’autore di questo atto indegno. Le autorità preposte sapranno adottare provvedimenti esemplari: nessuna tolleranza verso la violenza”.
“Sono a dir poco ripugnati e vergognose le parole di odio rivolte verso la figlia del Presidente del Consiglio. È ancor più sconcertante che tale minacce provengano da persone che lavorano nelle istituzioni e che evidentemente non hanno alcun senso civico. A Giorgia Meloni va tutta la mia solidarietà” ha invece detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Sulla vicenda si è espresso anche Pier Ferdinando Casini in una nota: “La solidarietà a Giorgia Meloni per le espressioni usate contro la piccola Ginevra sui social non dovrebbe nemmeno essere una notizia in un paese normale. Ma poiché a volte la politica sconfina nella inciviltà, io voglio esprimerle la mia più affettuosa vicinanza”.

Questo invece il commento di Piero Fassino del partito Democratico: “Soltanto una immensa miseria umana può indurre qualche sciagurato ad augurare a Ginevra, la figlia della premier Meloni, di subire il martirio di Martina la giovane ragazza di Afragola, assassinata dal fidanzato.
Esecrazione e solidarietà a Ginevra e alla sua mamma” . Condanne sono arrivate anche da Maria Elena Boschi e da Raffaella Paita di Italia Viva.
Per la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli, “le inaccettabili minacce rivolte alla figlia del Presidente Meloni, meritano una condanna bipartisan”. Infine il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, che ha parlato di “atto vile, disumano e inaccettabile. È odio puro, vomitato da chi ha perso ogni briciolo di umanità e dignità. A certi abissi di violenza si risponde con fermezza assoluta. Quando le parole diventano minaccia, sono già reato. Non deve esserci alcuna tolleranza per chi usa i social per diffondere odio e paura. Solidarietà piena a Giorgia Meloni e alla sua famiglia. Chi tocca un bambino, tocca tutti noi”.
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