Il pizzino degli Elkann: cosa spunta su "La Stampa" dopo il disastro. Motta, addio...

  • Postato il 17 marzo 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Il pizzino degli Elkann: cosa spunta su "La Stampa" dopo il disastro. Motta, addio...

All'ennesimo k.o. di Thiago Motta con la sua Juve, arrivata a Firenze (3-0 per la Viola), La Stampa, il quotidiano piemontese di proprietà degli Elkann, ci è andato giù duro contro il tecnico. In un editoriale nell'edizione di lunedì, sono state ricordate le parole di Marcello Lippi quando era allenatore della Juve, al momento delle sue dimissioni dopo un k.o. pesante contro il Parma: “Credo di aver fatto tutto quanto era nelle mie possibilità per rialzare il morale di questo gruppo, per farlo reagire, per dargli la carica in un momento in cui sarebbe stato necessario venir fuori caratterialmente, ritrovare la condizione mentale giusta — le parole dell'allenatore campione del mondo con la Nazionale — Visto che non ci sono riuscito, se il problema sono io, ho deciso di dare le dimissioni”.

Lippi pronunciò quelle parole nel 1999 quando già alla Juve aveva vinto tre scudetti, una Champions e un'Intercontinentale. Motta domenica ha detto di non volersi dimettere perché “troppo facile”. “Augurandogli di dimostrare nel tempo solo parte del carattere del predecessore, non certo uomo da fughe e compromessi comodi — si legge sulle pagine de La Stampa — ci permettiamo di far notare come talvolta certi passi non siano rese vili ma scelte dignitose. E rispettose verso chi accredita il lauto stipendio”.

 

 

Scelto per costruire il futuro dopo una stagione magica al Bologna “che, evidentemente, non era tutta merito suo — si legge ancora — la società ne ha accettato i diktat da rottamatore e le teorie da allenatore, si è sacrificata per assecondarlo sul mercato e coerentemente, finché sarà possibile (il limite è vicino) lo difende”. Secondo il giornale sarebbe dovuto essere Motta a dare le dimissioni, un uomo che avrebbe “preteso senza dare, fuori da tutte le coppe e, momentaneamente, dalla zona Champions la cui conquista è unico rimedio al disastro — è scritto ancora sul quotidiano — Resti allora, sperando che davvero sia la persona giusta per continuare il lavoro. D'altronde i problemi li ha creati lui. Dimostri chi è, se è, con i fatti e non con i proclami”. 

L'editoriale finisce così: “Accetti i leader perché finora ha creduto d'essere il solo, eviti di confondere scambiando i ruoli, rispolveri l'abc del pallone, si fidi della qualità e non solo dei movimenti, lavori sulla psicologia. Magari scomponendosi ogni tanto, che anche a Firenze sembrava una sfinge. E con 7 gol a zero in due partite, uno straccio di reazione sarebbe naturale”.

 

 

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Libero Quotidiano

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