Più di quattro milioni di urie comuni sono morte in Alaska in quello che è già stato identificato come il più grande evento di mortalità di massa della storia moderna. La colpa della strage di uccelli, secondo uno studio pubblicato su Science, è un fenomeno che è stato battezzato "il Blob": si tratta di una massa di acqua calda nel Pacifico settentrionale che sta devastando gli ecosistemi costieri e marini, e del quale le urie sono solo una delle vittime (per quanto la più evidente).
. Che cos'è un'uria? L'uria (Uria aalge) è un uccello marino che vive in colonie di migliaia di animali, che si costituiscono lungo le scogliere e nelle quali la densità può raggiungere le venti coppie per metro quadrato (!). Ecco perché l'evento di mortalità che le ha coinvolte è stato facile da individuare: come vedete nell'immagine qui sopra, con due foto scattate nel 2014 e nel 2021, è impossibile non notare il declino delle colonie.
Il team dell'Alaska Maritime National Wildlife Refuge che ha condotto lo studio ha dunque indagato le cause che hanno portato, nel 2014, all'inizio del crollo di popolazione.
. Che cos'è il Blob? Il colpevole, come detto, è un fenomeno battezzato "il Blob": un'area di acqua oceanica insolitamente calda, che ha creato grossi problemi agli ecosistemi portando alla morte di molte specie marine, e contribuendo quindi a disturbare in maniera irreparabile la rete trofica.. Le urie, in particolare, hanno cominciato nel 2014 a fare fatica a procurarsi il cibo, e l'evento di mortalità di massa che le ha coinvolte ne è la conseguenza: circa quattro milioni di uccelli sono morti di fame negli ultimi dieci anni. Il Blob è durato due anni, "sciogliendosi" nel 2016, ma da allora la popolazione di urie dell'Alaska non è ancora riuscita a riprendersi da quello che è ormai un triste record negativo..
