Il pilates con selfie

  • Postato il 21 febbraio 2025
  • Di Panorama
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Il pilates con selfie



Per ogni persona sdraiata sul divano impigrita a guardare le serie tv e noncurante dei danni provocati dalla sedentarietà, c’è un'altra persona che dice: “no, io vado a fare pilates, ciao!” Si tratta di una persona dinamica che vuole allenarsi con la disciplina che più gli piace: il Pilates, ma che non è un Pilates normale. Perché è quello con il selfie.

Perché mentre il Pilates tradizionale può essere praticato in vari modi – dal Matwork al Tower, fino a molte altre versioni – questa nuova tendenza va ben oltre la disciplina fisica. Il “Pilates con selfie” non rientra in una casistica ufficiale ma è quello che richiede, come passaggio obbligato, di scattarsi una foto durante o subito dopo la sessione. E, naturalmente, condividerla sui social, perché nulla comunica di più “Io sono top!” di un sorriso perfetto post allenamento.

Quella del Pilates con selfie è un’usanza che dilaga silenziosa nel mondo del web e che rende chi lo pratica davvero attraente agli occhi degli altri, permettendogli, di nuovo, di dire: “Io sono top!”. O almeno di pensarlo, sempre tenendo il pollice alzato e, ovviamente, sorridendo.

Infatti, dopo un’ora di allenamento, la persona che si scatta il selfie non mostra alcun segno di cedimento: i capelli sono perfetti, quel ricciolo sulla fronte che si aveva all’ingresso, dopo un’ora di esercizi è ancora lì, perfettamente accomodato sul lato sinistro del volto.

Qualche volta il selfie o il video viene fatto durante una performance simile a quella di un esperto trapezista. C’è, ad esempio, chi si fa immortalare mentre è appeso a improbabili maniglie, a volte di pelo sintetico. Chi con le gambe attaccate a lastre di ferro che avvolgono il macchinario utilizzato. Davanti a questa foto verrebbe da chiedersi: “Ma l’immagine, da che parte si guarda?” Ma per colui che pratica questa precisa disciplina non è roba da poco comunicare al mondo, soprattutto a quello del web, le proprie attitudini acrobatiche. E allora via con outfit studiati ad hoc: dalla canottina che arriva all’ombelico, ai leggings coordinati che abbracciano le gambe dell’eroico amante del Pilates con selfie.

Per praticarlo è inoltre fondamentale allenarsi davanti a degli specchi e, al momento dello scatto fotografico, bisogna inclinare leggermente la testa e sfoggiare un sorriso smagliante. Va aggiunto che, sempre durante lo scatto, è necessario anche tenere il piedino in punta, come un ballerino. Prendiamo ad esempio la leggendaria ballerina Isadora Duncan: già molti anni fa si muoveva aggraziata mentre danzava, intenzionata a mettere in risalto un corpo che si lascia andare con la musica, lo spazio, con sé stesso. Ecco, il Pilates con selfie è più o meno una cosa simile. Tranne per il fatto che il corpo si muove per farsi il selfie, la testa si piega per farsi il selfie, lo spazio deve essere idoneo per il selfie.

Potrebbe sembrare che, se non ci si fa il selfie, non si faccia Pilates. Una regola che vale anche per molte altre attività: se non si documenta ciò che si fa e non lo si esibisce, allora pare non esistere. Ma per il Pilates è ancora più particolare questo concetto, perché questo selfie racchiude le parole: “Hey ciao, io faccio pilates. Io sono top.” Verrebbe da rispondere: “Contento tu…” In ogni caso, il Pilates è una disciplina molto praticata anche da persone che non immortalano le proprie prestazioni; magari, non hanno il ricciolo a posto sulla fronte, o sono timide o non hanno bisogno di dire che sono “top”.

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Autore
Panorama

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