Il nuovo doppio misto agli US Open fa discutere: “Non chiamatelo Slam. Le frasi di alcuni tennisti sono imbarazzanti”. Lo sfogo di Mladenovic
- Postato il 27 giugno 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Continua a far discutere il nuovo format del doppio misto che sarà introdotto durante il prossimo US Open. La formula – annunciata lo scorso febbraio dalla United States Tennis Association (USTA) – prevede che il torneo si giochi in due giorni, la settimana precedente all’inizio delle altre specialità. E a partecipare saranno 8 coppie qualificate in base al ranking combinato in singolare, tra cui quelle formate da Jannik Sinner e la statunitense Emma Navarro e da Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti, e 8 wild card. Un duro colpo ai danni degli specialisti, molti dei quali sono stati esclusi dalla competizione. E non sono mancate le proteste, comprese quelle di Sara Errani e Andrea Vavassori, trionfatori nel torneo di doppio misto agli US Open 2024. L’ultima voce ampiamente critica è stata quella della tennista francese Kristina Mladenovic, che in bacheca vanta 9 Slam in doppio di cui tre nel mixed: “Che la gente preferisca vedere giocare Carlos Alcaraz piuttosto che me è ovvio. Ma la forma è un po’ scioccante”, sostiene l’atleta, che critica una competizione pensata per aumentare i ricavi grazie alla presenza dei big del singolare.
Lo sfogo di Mladenovic: “Sentire i partecipanti dire che si divertiranno è imbarazzante”
Mladenovic ha deciso di sfogarsi contro una decisione che “mira al cuore del tennis”. E che, a suo avviso, trasforma un torneo del Grande Slam in una mera esibizione: “In termini di strategia commerciale, è un’idea brillante – ammette la campionessa americana ai microfoni di Eurosport France -. Garantisce agli US Open una terza settimana molto più redditizia in termini di vendita di biglietti, consumo sul posto e, immagino, diritti televisivi. Ma da un punto di vista sportivo è problematico perché mira al cuore del tennis. Il Grande Slam è una competizione ricca di storia, sia nel singolo che nel doppio”. Adesso, però, “è diventato una super-esibizione senza che nessuno abbia voce in capitolo. Non c’è nulla di male nell’organizzare un evento del genere, ma non chiamatelo Grande Slam! Che la gente preferisca vedere giocare Carlos Alcaraz piuttosto che me è ovvio. Ma la forma è un po’ scioccante. La morale, ancora una volta, è che i Grandi Slam fanno davvero quello che vogliono”, aggiunge poi Mladenovic.
La tennista statunitense non critica solo il format in sé, ma anche la comunicazione che circonda l’evento: “Quando senti dei partecipanti dire che si divertiranno mentre si preparano per lo US Open, è imbarazzante. Un Grande Slam non è né una preparazione, né un divertimento. Sono anni di sacrifici. Quando sei piccolo, sogni di vincerne uno, anche in doppio. Non hai voglia di vedere il tuo sport trasformarsi in un gigantesco spettacolo, anche se è vero che porterà tantissimi soldi”, conclude. In un primo momento, si è pensato che lo sfogo dell’americana fosse rivolto ad Alcaraz e alle sue recenti dichiarazioni sul nuovo format. Ma la 32enne, sui social, ha precisato la sua posizione: “Le mie parole non hanno nulla a che fare con Carlos, ma riguardano solo gli US Open. Personalmente considero questo nuovo evento una ‘brillante idea di marketing’. Ma il suo format, le regole di ingresso e la comunicazione che lo circonda… somiglia a un’esibizione e non a uno Slam!”
Come funziona il nuovo format e chi parteciperà
Sedici coppie in totale, di cui 8 provenienti dal ranking combinato in singolare e 8 wild card. Cambia anche il posizionamento nel calendario: il torneo è stato spostato dalla terza settimana alla prima per “permettere alle star del singolare di competere insieme”, spiegano gli organizzatori. Si giocherà tra il 19 e il 20 agosto, durante la fase di qualificazione alle altre specialità che inizieranno a partire dal 24 agosto. Gli incontri si svolgeranno al meglio dei tre set da quattro giochi, in caso di parità dopo 8 game ci sarà il tiebreak, mentre il terzo set sarà sostituito da un supertiebreak a 10 punti. Diversa la formula per la finale: sarà sempre al meglio dei tre set (con supertiebreak al terzo), ma da sei giochi. Il prize money per la coppia vincitrice è di 1 milione di dollari. Al momento, il nuovo format riguarda solo il prossimo US Open, ma non è da escludere la possibilità che gli altri Slam emulino la scelta del torneo americano.
Tra i partecipanti figurano i migliori tennisti al mondo. Ci saranno ovviamente Sara Errani e Andrea Vavassori, chiamati a difendere il titolo vinto lo scorso anno. Ma non è l’unica coppia azzurra, perché parteciperanno anche Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini in un duo inedito, mentre Sinner ha scelto di giocare con la statunitense Navarro. Non mancheranno Alcaraz, in coppia con la britannica Raducanu, e Novak Djokovic, iscritto con la connazionale Danilovic. Spicca, infine, anche l’inusuale duo composto dalla giapponese Osaka e Nick Kyrgios, anche se l’australiano non gioca da ormai diversi mesi. Completano l’entry list le coppie formate da Qinwen Zheng e Jack Draper; Daniil Medvedev e Mirra Andreeva; Jessica Pegula e Tommy Paul; Elena Rybakina e Taylor Fritz; Madison Keys e Frances Tiafoe; Aryna Sabalenka e Grigor Dimitrov; Belinda Bencic e Alexander Zverev; Taylor Townsend e Ben Shelton.
Mixed Doubles will take center stage at the US Open in 2025! pic.twitter.com/2CPEtBJodJ
— US Open Tennis (@usopen) February 11, 2025
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