Il neonazista Sven Liebich cambia genere e diventa donna per sfuggire al carcere: ora il Tribunale non sa dove rinchiuderlo

  • Postato il 17 gennaio 2025
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Sven Liebich, noto attivista neo-nazista tedesco, è diventato a novembre Marla-Svenja Liebich e ora il tribunale si trova a dover decidere in quale carcere rinchiuderlo. Condannato ad agosto a un anno e mezzo di reclusione per incitamento all’odio e diffamazione, Liebich non ha ancora scontato la pena e, ora che ha cambiato genere, i giudici non sanno se assegnarlo ad un carcere femminile o maschile. Tanto che la cosa ha sollevato forti dubbi sulla genuinità della sua scelta di cambiare sesso, con il sospetto che possa trattarsi di un espediente per evitare il carcere maschile.

Liebich, 53 anni, figura controversa e leader della destra estrema in Germania, è noto per le sue posizioni anti-LGBTQ+ e contro la politica gender: la scorsa estate era stato condannato per una serie di reati, tra cui proprio insulti e aggressioni verbali durante il Gay Pride del 2022. In quell’occasione, definì infatti i partecipanti “parassiti della società” tramite un altoparlante. A novembre, grazie alla nuova legge tedesca sull’autodeterminazione del genere che consente il cambio di genere legale senza necessità di perizie mediche, ha cambiato nome e sesso, facendo emergere dubbi sulla finalità di questa scelta. Secondo il tribunale di Lipsia, il cambio di genere non altera la condanna, che rimane valida. Tuttavia, la questione più complessa riguarda il luogo di detenzione: Marla-Svenja sarà rinchiusa in un carcere maschile o femminile?

Non esiste un automatismo per trasferire chi cambia genere in un penitenziario corrispondente al nuovo sesso. Ogni decisione viene presa caso per caso, valutando sicurezza e necessità. Come si legge sulla Stampa, un portavoce del tribunale ha chiarito: “Non è detto che un uomo, dopo il cambio di genere, venga automaticamente trasferito in una prigione femminile. Verrà effettuata una valutazione individuale”. La situazione è ulteriormente complicata dal passato di Liebich, motivo per cui ora in molti sospettano che il cambio di genere sia una provocazione politica o un espediente per sfuggire alle conseguenze della condanna.

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