Il Napoli, Osimhen, la folle trattativa col Galatasaray: l’intrigo turco e la fretta per Lucca, su cui ha messo gli occhi l’Atalanta
- Postato il 11 luglio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Se alla parola ‘calciomercato’, si associa il termina ‘intrigo’, raramente si sbaglia. Alla fine è quasi come un giallo. O quasi sempre, perlomeno. Di certo, la questione Osimhen-Galatasaray ha delle sfumature da spy story e nemmeno di quelle troppo banali. L’attaccante nigeriano è tornato dal prestito in Turchia, ma già sa che avrebbe vissuto a Napoli da separato in casa. Non partirà per il ritiro di Dimaro al 100%, ma nel caso resterà a Castelvolturno ad allenarsi con gli altri fuori rosa. Il che rende il tutto già abbastanza paradossale. A meno che… Ecco, qui si gioca tutto: a meno che il Galatasaray non paghi la clausola da 75 milioni di euro per ripotarlo, ma questa volta a titolo definitivo, in Turchia.
La situazione
Sembrava tutto definito 48 ore fa. Ieri, invece, addirittura si parlava di trattativa saltata. Oggi, i termini sono cambiati di nuovo: trattativa a oltranza. Più intrigo di così, in effetti, c’è poco. Il tutto è dovuto al fatto che il Napoli non abbia ancora ricevuto le garanzie bancarie da parte del club turco per procedere con le firme tra i club e, di conseguenza, quelle con il giocatore (che a Istanbul guadagnerebbe circa 16 milioni di euro per 4 anni). Ieri la tensione è stata tanta, con le parti irrigidite. Ma fino a tarda notte ci sono stati incontri per provare a risolvere la questione. Incontri che sono seguiti nella mattinata di oggi e che proseguiranno, ancora, nel pomeriggio. Con il Napoli che fa affidamento (anche) su quei soldi per finanziare il mercato in entrata e con il giocatore che vuole tornare al Gala (non convince l’Al Hilal di Inzaghi, che peraltro era arrivato a offrire fino a 25 milioni di euro all’anno al giocatore per fargli accettare la proposta).
Già, il mercato in entrata. L’altro intrigo è questo: Lorenzo Lucca sarebbe a un passo dalla maglia azzurra. Non fosse che ancora la trattativa non sia stata messa nero su bianco, e l’Atalanta, ora che ha denaro fresco da reinvestire vista la cessione di Retegui all’Al-Qadsiah per quasi 70 milioni, stia pensando di inserirsi tra le parti. Il ds dei campani, Manna, ha fretta: con l’Udinese ha una sorta di patto verbale, essendosi mosso da molto tempo. Ma questo patto non potrà durare a lungo. In questi ultimi giorni, si stanno discutendo i bonus legati all’operazione da circa 35 milioni di euro, e c’è tutta la fretta di chiudere, per evitare di restare non soltanto con Osimhen ancora in rosa, ma senza l’attaccante giudicato ideale per rapporto qualità/prezzo (l’altro giocatore che piace, Nunez del Liverpool, costa praticamente il doppio).
Tornando a Osimhen, poi, c’è un ulteriore intrigo. Quello che lo legherebbe alla Juventus. I bianconeri da mesi sono interessati al nigeriano, ma i costi dell’operazione rendono poco sostenibile pensare di arrivare alle firme. Anche perché c’è da risolvere la questione legata a Vlahovic, sempre meno al centro dei piani della società. Per evitare la minusvalenza sul bilancio, servirebbero circa 19 milioni di euro, ma l’ingaggio pesantissimo (12 milioni netti, 24 lordi) frena al momento ogni possibile acquirente. Si era anche pensato di risparmiare, trovando un accordo per la risoluzione anticipata. A conti fatti, non sarebbe troppo convenuto. Almeno ora, quando il mercato è di fatto almeno cominciato. Ma questo è un altro intrigo, tutto juventino. E tutto da risolvere.
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