Il Napoli di Conte è allergico alla Champions League (e ora rischia)
- Postato il 4 novembre 2025
- Di Panorama
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Non è ancora il momento di disperarsi, ma il cammino in Champions League del Napoli si sta maledettamente complicando e per indirizzarlo verso la qualificazione almeno ai play-off serve un deciso cambio di passo. I tedeschi dell’Eintracht Francoforte, squadra che attraversa un periodo pessimo in Bundesliga, hanno strappato senza troppa fatica un pari al Maradona che complica la vita ad Antonio Conte.
A metà percorso della prima fase, il bilancio europeo dei partenopei è deficitario: una sola vittoria, quella ottenuta contro lo Sporting Lisbona, il pari con l’Eintracht Francoforte e le sconfitte maturate a Manchester e contro il PSV Eindhoven. Fanno 4 punti conquistati sui 12 disponibili e, soprattutto una media che porta dritto all’eliminazione a gennaio. Non che il Napoli partisse per vincere la Champions League, ma lo scenario è abbondantemente al di sotto delle possibilità del gruppo messo in mano a Conte.
Poca qualità, poco ritmo e scarso coraggio: Il Napoli europeo non riesce a replicare le qualità che in campionato lo tengono in vetta da più di un anno. Le assenze pesanti spiegano solo in parte l’andamento lento perché, squadre la mano, sarebbero dovuti bastare anche i presenti per andare oltre a PSV e Eintracht Francoforte. È stato e ora la classifica presenta il conto.
Basta dare una rapida occhiata a cosa tende il Napoli nella seconda metà della prima fase per rendersi conto che servirà un’impresa a Lisbona contro il Benfica o in Casa contro il Chelsea per garantirsi il passaggio tra le prime 24. Dando per scontato i successi con Qarabag, presentato da Conte come una avversario fortissimo e super riposato, e a Copenhagen in Danimarca. Per qualificarsi servono 11-12 punti e ai partenopei ne mancano almeno 8 per stare tranquilli.
Questa la contabilità, poi c’è la sensazione di una squadra che non abbia ancora trovato i codici per decodificare il calcio che serve in Champions League. E questo è un problema per Conte che si trascina una pessima reputazione nella coppa più importante e che non può permettersi di aggiungere un nuovo passo falso alla collana delle delusioni.