Il Napoli attacca Allegri, storie tese tra insulti e strette di mano negate. Il comunicato del club azzurro
- Postato il 19 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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“La SSC Napoli condanna con fermezza l’atteggiamento dell’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri che, durante la semifinale di Supercoppa Italiana, alla presenza di decine di persone a bordocampo e in diretta televisiva, ha pesantemente insultato Gabriele Oriali con termini offensivi e reiterati. Auspichiamo che tale aggressione, totalmente fuori controllo, non passi inosservata, a maggior ragione perché, con 33 telecamere impegnate nella produzione dell’evento, è impossibile non riscontrare quanto avvenuto”. Questo il comunicato ufficiale del Napoli emesso stamattina, all’indomani della semifinale di Supercoppa vinta contro il Milan e caratterizzata da parecchie polemiche.
Cosa è successo in campo
In campo c’è stata qualche mezza rissa con protagonisti Rabiot, McTominay ed altri giocatori ma è soprattutto sulle due panchine c’è c’è stata una fortissima tensione sin dall’inizio della partita. L’atteggiamento permissivo dell’arbitro Zufferli non ha aiutato.
Il clima si è acceso già dopo mezz’ora di partita: al 29′ Rabiot ha scalciato da terra Politano, rimasto a terra dolorante, quindi i compagni e la panchina del Napoli hanno invocato il rosso per il francese. L’arbitro Zufferli non ha estratto neanche il giallo facendo scattare Conte e Oriali. Da lì in poi una serie di scaramucce e di frasi di botta e risposta tra le due panchine. Conte urlava ad Allegri: “Questo era fuorigioco, sì?” e la replica non tardava ad arrivare: “Questo non era fallo, che dici?”.
Alla fine Allegri è andato via senza stringere la mano al tecnico azzurro, liquidando poi tutta la polemica con il consueto “sono cose di campo”. Al di là degli insulti che avrebbe rivolto ad Oriali, stando a quanto scrive il Napoli, va ricordato che il tecnico livornese non è nuovo a reazioni stizzite dopo una sconfitta col Napoli.
Il precedente con Spalletti
Era il 14 gennaio del 2023 quando la Juve di Allegri fu travolta al Maradona per 5-1 dal Napoli che poi si sarebbe laureato campione d’Italia. Dopo il fischio finale, Massimiliano Allegri, scuro in volto, si avviò frettolosamente verso gli spogliatoi. Luciano Spalletti gli tese la mano, ma Allegri non se ne accorse subito, venendo “inseguito” dal tecnico partenopeo (che sfoggiava un ghigno sarcastico) per diversi metri, fino a quando non si rese conto del gesto, si girò, strinse leggermenta la mano e andò via senza parlare.
Il nervosismo di Allegri a fine partite
Che sia un tecnico fumantino Allegri del resto non è una novità: storiche le sue sfuriate in panchina quando si toglie cappotto e giacca o si slaccia la cravatta. Per abitudine il tecnico livornese, che vinca o che perda, scappa sempre via subito negli spogliatoi (a volte anche prima del fischio finale) e così non incrocia mai il tecnico rivale. Salvo quando – come accadde nella finale di coppa Italia contro l’Atalanta, ultima sua gara sulla panchina della Juve – non resti in campo a protestare con tutti (“Rocchi, dove sei?”) e a insultare e ad allontanare lo stesso ds bianconero Giuntoli.