Il muso dei cani ne influenza il comportamento

  • Postato il 8 agosto 2025
  • Di Focus.it
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Tecnicamente si chiamano "cani brachicefali" ma la maggior parte delle persone li conosce come "cani dal muso schiacciato" oppure con il nome della loro razza: bulldog, boxer, carlino… Sono tra le razze canine più amate e diffuse, perché sono considerate amichevoli verso gli umani, giocose e affettuose. Ma c'è un qualche collegamento tra la forma del loro muso e il loro comportamento? Sì e no, dice uno studio pubblicato sulla rivista Animals: se è vero che la brachicefalia sembra avere un qualche effetto sul comportamento dei cani, altri fattori lo determinano in maniera più decisiva. Insomma: è un po' più complicato.... Con quella faccia un po' così... Il successo strepitoso dei cani brachicefali è sempre stato un po' un mistero, o quantomeno una curiosità: sono portati più di altre razze a soffrire di allergie, ma anche problemi cutanei, agli occhi e soprattutto respiratori, proprio per colpa del loro corto muso. Che d'altra parte è uno dei segreti della loro popolarità, visto che dà loro una faccia "da bambino", con tratti infantili che li rendono più… be', più carini, anche se non è un termine tecnico. Oltretutto, ci sono studi che sostengono che i cani brachicefali tendano a stabilire un contatto visivo con gli umani più spesso di altre razze, e che sono più bravi a obbedire ai comandi dati a gesti.. LO studio. Il team della Eötvös Loránd University di Trnava, in Slovacchia, che ha condotto la ricerca ha provato quindi a mettere insieme i pezzi del puzzle e a capire quanto l'anatomia di certi cani ne influenzi il comportamento. Lo studio ha analizzato più di 5.000 cani di razza pura dal punto di vista fisico, della personalità e comportamentale, cercando di capire se il muso corto ha una qualche influenza su questi fattori. La risposta? Se si considera appunto solo il muso, i cani brachicefali ribaltano le previsioni: sono più difficili da addestrare, rispondono meno spesso ai richiami e tendono a reagire in maniera eccessiva quando un ospite entra in casa.. Oltre al corto muso c'è di più. Lo studio ha approfondito la condizione dei cani brachicefali, cercando di tracciare un ritratto medio di questi animali e dei loro padroni. L'analisi ha dimostrato che, mediamente, i cani dal muso corto sono piccoli, giovani, non sterilizzati, mal addestrati, tenuti quasi esclusivamente in casa e posseduti da giovani donne che non hanno mai avuto un cane prima, vivono da sole e passano tanto tempo con il loro cane. Tutti questi elementi "eclissano" gli effetti della forma del muso: chi ha già avuto cani, per esempio, è più bravo ad addestrarli, e il comportamento dei brachicefali che vivono con una persona alla prima esperienza canina dipende da questo più che da quanto sia schiacciata la loro faccia.. La genetica non c'entra. Ulteriori analisi hanno confermato che la forma del muso c'entra poco o nulla con la loro capacità di venire addestrati: su quello, l'influenza maggiore dipende dalle loro dimensioni. Ci sono comunque alcuni tratti comportamentali che sono più evidenti nei cani brachicefali: per esempio la loro tendenza a non andare d'accordo con gli altri cani, o quella a saltare in braccio alle persone. Ma anche quella a non essere eccessivamente reattivi: quando i cani a muso corto lo sono è perché sono stati viziati e addestrati male. La genetica non c'entra, anzi: un brachicefalo ben addestrato sarà tendenzialmente meno propenso a certi comportamenti rispetto a un cane dal muso lungo. Per concludere, è complicato, sì, ma la brachicefalia ha davvero qualche influenza diretta sul comportamento dei cani, anche se l'addestramento e la corretta educazione contano ancora di più..
Autore
Focus.it

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