Il monsone scatena tempeste e valanghe, 5 alpinisti italiani travolti sull’Himalaya. 2 morti, 3 dispersi
- Postato il 4 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Un gigantesco monsone, il suo nome è Montha, che ha provocato tempeste di neve e una valanga sulle vette himalayane del Nepal ha ucciso 9 persone, tra cui 5 alpinisti italiani. I decessi si sono verificati in due incidenti separati avvenuti da venerdì. Due degli italiani sono il fotografo Paolo Cocco, abruzzese di Fara, e il biologo sempre abruzzese Marco Di Marcello.
Due spedizioni separate. 9 i morti accertati
Un altro giornale del luogo, The Himalayan, cita un terzo italiano scomparso nella valanga: Markus Kirchler faceva parte di un’altra spedizione rispetto a Cocco e Di Marcello, organizzata dall’agenzia Wilderness Outdoors.

Lunedì, una valanga ha colpito un gruppo di 12 persone al campo base del picco Yalung Ri, a 5.630 metri, nel Nepal centrale. Sette persone sono morte nel disastro, tra cui tre italiani, due nepalesi, un tedesco e un alpinista francese, ha riferito all’Afp Phurba Tenjing Sherpa, dell’organizzatore della spedizione Dreamers Destination.
Lo sherpa ha affermato di aver “visto tutti e sette i corpi”. Il resto del gruppo è stato tratto in salvo e trasportato in elicottero nella capitale Kathmandu martedì mattina, ha affermato l’alto ufficiale di polizia Gyan Kumar Mahato, del distretto di Dolakha. Tra i soccorsi figurano due alpinisti francesi e due nepalesi.
Identificati i cadaveri di Caputo e Farronato
In un precedente incidente nel Nepal occidentale, due alpinisti italiani sono morti mentre tentavano di scalare il monte Panbari, alto 6.887 metri. I due uomini erano rimasti senza contatti da venerdì. Il ministero degli Esteri italiano li ha identificati oggi come Alessandro Caputo e Stefano Farronato.
Da venerdì 31 ottobre si erano persi i contatti, mentre erano impegnati nella scalata del picco Panbari” scrive ancora il ministero degli Esteri. “I connazionali erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (5.000 m). “Altri connazionali risultano dispersi e le ricerche sono in corso”.
La spedizione era partita lo scorso 7 ottobre, e ne faceva parte anche un terzo alpinista, Valter Perlino, di Pinerolo. Perlino è salvo per miracolo: un malore lo aveva trattenuto al campo base, e aveva rinunciato alla scalata in vetta. E’ stato lui a dare l’allarme per i due compagni dispersi, prima di essere soccorso da un elicottero.
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