“Il mondo è impazzito. Speculaci”, il primo spot creato dall’AI arriva in tv: “Costa il 90% in meno del solito ed è diventato subito virale”
- Postato il 17 giugno 2025
- Trending News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
È arrivato il primo spot pubblicitario creato con l’Intelligenza Artificiale ed è costato pochissimo. A lanciarlo sui canali tv statunitensi è il sito di scommesse Kalshi. “Il mondo è impazzito. Speculaci” echeggia lo slogan nel ritmo frenetico di tante persone bizzarre, tra un tizio che fa il bagno in una piscina piena di uova e un alieno che ingurgita in un istante un boccale di birra. Spot che è diventato virale e che, a detta dei committenti, è stato realizzato in pochi giorni, grazie al sistema Veo3, l’AI di Google. La regia è di tal PJ Accetturo, giovane regista esperto di sistemi AI, videogame e nuove creazioni audiovisive tra innovazione e tradizione. Tant’è che l’ispirazione per lo spot è arrivata dalla saga videoludica GTA.
Insomma, come sempre, gran tam tam di fondo quando si tratta di nuove realtà create con la AI, ma se non ci fosse l’uomo a coordinare, dirigere, e soprattutto immettere informazioni foto, video, audio nel sistema, tutte le AI di questa terra starebbero a girarsi i pollici. PJ ricorda infatti che lo spot ha avuto una stesura “umana” dello script. Bozza che ha poi gettato in Gemini per ottenere i prompt giusti per utilizzare Veo3. Come se non bastasse PJ ha dato anche una rifinitura in post all’editing. Kalshi è un sito di scommesse predittive, dall’esito dei conflitti di guerra alle partite dell’NBA. PJ Accetturo ha spiegato che sono serviti tre giorni per realizzare lo spot e che i costi si sono ridotti del 90% (lo spot è costato 2000 dollari). A rimetterci, ovviamente, non il committente ma maestranze di ogni tipo dagli attori per lo spot, a tecnici e maestranze classiche.
Visualizza questo post su Instagram
L'articolo “Il mondo è impazzito. Speculaci”, il primo spot creato dall’AI arriva in tv: “Costa il 90% in meno del solito ed è diventato subito virale” proviene da Il Fatto Quotidiano.