Il ministro Zangrillo contestato alla Festa dell'Unità di Torino

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Di Il Foglio
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Il ministro Zangrillo contestato alla Festa dell'Unità di Torino

"Avete portato a casa un criminale di guerra e viene qui a parlare di legalità?". Dal pubblico della Festa dell'Unità di Torino una voce si leva contro il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che dal palco discuteva di Ius scholae. L'incontro si è presto trasformato in un botta e risposta tra il ministro e la platea. "Sa quant'era il tempo medio dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici con i governi di sinistra?", chiede Zangrillo a un suo contestatore. "Sei ore all'anno. Oggi sono quaranta, quindi stiamo facendo quello che voi non avete fatto per dieci anni".

 

Poi lo scambio si sposta sulla giustizia: "Io sono per la legalità, questi problemi si risolvono facendo rispettare la legge". Ed ecco che qualcuno dal pubblico inizia a urlare: "Avete portato a casa un criminale di guerra e viene qui a parlare di legalità" riferendosi al caso del generale libico su cui pende un mandato di arresto dalla Corte penale internazionale che è stato arrestato in Italia lo scorso gennaio, ma poi espulso e rimpatriato a Tripoli.

 

Dopo le contestazioni Zangrillo ha dichiarato in una nota: "Ho partecipato alla Festa del Pd di Torino perché credo che il dialogo e il confronto siano le basi della nostra democrazia. Ascoltare e discutere è il modo migliore per rafforzare la buona politica. Purtroppo, durante l'evento, sono stato insultato. È grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse. Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile. Solo pochi giorni fa in Aula la senatrice del Movimento 5 stelle Alessandra Maiorino ha definito il ministro Tajani "influencer prezzolato", e in America il giovane Kirk è stato ucciso per aver espresso le proprie idee. Di fronte a questo clima avvelenato, il rispetto e il dialogo sono principi indiscutibili della nostra convivenza civile. Abbassiamo i toni. Rispettiamo le idee altrui. Facciamo politica con responsabilità".

 

Sul fatto è intervenuto anche la premier Giorgia Meloni con una nota: "Esprimo la solidarietà mia personale e del governo al ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per gli insulti subiti mentre partecipava alla Festa del Pd di Torino. Il confronto politico, anche acceso, non deve mai trasformarsi in aggressione verbale o mancanza di rispetto. Serve da parte di tutti la responsabilità di abbassare i toni e di contribuire a un dibattito pubblico civile e costruttivo".

 

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Autore
Il Foglio

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