Il ministro dell’Istruzione Valditara: “L’aumento delle violenze sessuali legato anche all’immigrazione illegale”. Elena Cecchettin: “Gulia uccisa da un ragazzo bianco, italiano e per bene”
- Postato il 18 novembre 2024
- Politica
- Di Blitz
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Polemiche a distanza con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara da una parte e le opposizioni e la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, dall’altra. Ma andiamo con ordine. Ad accedente il dibattito le parole del ministro in un videomessaggio trasmesso nel corso della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. “Deve essere chiara a ogni nuovo venuto, a tutti coloro che vogliono vivere con noi, la portata della nostra Costituzione, che non ammette discriminazioni fondate sul sesso. Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale”.
Le parole del ministro sul patriarcato
“La possibilità libera e non discriminata di avere varie opportunità di realizzazione personale e professionale, è un obiettivo fondamentale di chi crede nei valori della dignità di ogni persona. E per perseguirlo abbiamo di fronte due strade: una è concreta e ispirata ai valori costituzionali, l’altra è la cultura ideologica. In genere i percorsi ideologici non mirano mai a risolvere i problemi, ma ad affermare una personale visione del mondo. E la visione ideologica è quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato”.
Ma, ha sottolineato Valditara, “nel nostro Paese ci sono ancora residui di maschilismo, di machismo, che vanno combattuti e che portano a considerare la donna come un oggetto”. “Il maschilismo – ha sottolineato il ministro – si manifesta in tanti modi, con la discriminazione sul posto di lavoro, con il cosiddetto catcalling, con la violenza. Poi c’è il tema del femminicidio, che allarma sempre di più: se una volta era frutto di una concezione proprietaria della donna, della famiglia, della moglie, oggi sembra più il frutto di un’autorità narcisistica del maschio che non sa sopportare le donne”.
“È dunque una battaglia culturale e parte innanzitutto dalla scuola – ha affermato il ministro – , coinvolgendo le famiglie e coltivando relazioni improntate al rispetto verso il ruolo e il lavoro della donna, perché la nostra Costituzione non ammettere discriminazioni fondate sul sesso”.
Meloni (Pd): “Valditara oltre ogni decenza”
“Le parole di Valditara – dice il senatore del Partito Democratico Marco Meloni – sono indecenti. Strumentalizzare una tragedia – anzi l’assassinio di una ragazza per mano di un uomo che la riteneva ‘sua’ – per i propri fini ideologici, supera la soglia di ogni decenza. Oggi Valditara ha detto parole indegne di un ministro, per giunta dell’Istruzione. Mi vergogno come uomo e come rappresentante delle istituzioni”.
Boccia (Pd): “Parole agghiaccianti”
“C’è poco da commentare – aggiunge il presidente dei senatori del Partito Democratico, Francesco Boccia – le parole del ministro Valditara, espresse nel particolare e significativo contesto della presentazione della Fondazione Cecchettin sono semplicemente agghiaccianti. E sono ancora più indegne perché pronunciate dal ministro che si occupa di Scuola e educazione delle nuove generazioni. Nelle parole di Valditara c’è la summa dell’ideologia della peggiore destra: mettere in relazione la violenza sulle donne con l’immigrazione illegale vuol dire affermare una bugia che fa parte dell’armamentario più becero e vecchio della destra razzista. Valditara si dovrebbe semplicemente vergognare di avere detto quelle parole”.
Elena Cecchettin: “Gulia uccisa da un ragazzo bianco, italiano e per bene”
“Oltre al depliant proposto (che già qua non commentiamo) – scrive la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, su Instagram – cos’ha fatto in quest’anno il governo? Perché devono essere sempre le famiglie delle vittime a raccogliere le forze e a creare qualcosa di buono per il futuro? Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e ‘per bene’, si ascoltasse, non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno”.
E ancora: “Mio padre ha raccolto i pezzi di due anni di dolore e ha messo insieme una cosa enorme. Per aiutare le famiglie, le donne a prevenire la violenza di genere e ad aiutare chi è già in situazioni di abuso”.
La contro replica di Valditara: “La sinistra la butta sempre in rissa”
“Non si capisce perché – la contro replica del ministro Valditara – la sinistra la butti sempre in rissa e non sappia ragionare in termini pacati. Impari da Gino Cecchettin che ha parlato di confronto sulle idee. Quanto al patriarcato, cioè ad una società fondata sul potere giuridicamente e gerarchicamente sovraordinato del padre, ribadisco che dalla riforma del 1975 non esiste più. Esiste il maschilismo contro cui si deve lottare mettendo al centro il valore di ogni persona. Quanto alla violenza sessuale, si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina. Questa è realtà, il resto sono strumentalizzazioni di chi non conosce il dialogo democratico. Mi viene il dubbio che più che lottare per la dignità della donna e contro la violenza sulle donne qualcuno a sinistra voglia solo condurre altre battaglie”.
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