Il M5s “Cicalone”. Conte: “Nel 2026 puntiamo sulla sicurezza”
- Postato il 19 dicembre 2025
- Di Il Foglio
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Il M5s “Cicalone”. Conte: “Nel 2026 puntiamo sulla sicurezza”
Si presentano leggi, si fanno conferenze stampa e c’è pure l’ospire d’onore. E’ il Movimento “Cicalone”, che si prepara a investire tanto (tutto?) sulla sicurezza. Perché, dice Giuseppe Conte al Foglio: “C’è gente che ha paura a uscire di casa. Si tratta di un bisogno sentito dai cittadini e noi, a differenza di quanto fa la destra non lo affrontiamo, in maniera strumentale”. Di sicurezza l’ex premier parla già da un po’: è un tema che piace alla sua base, permette al suo M5s di di incalzare il governo e differenziarsi anche a sinistra. Ed è destinato a diventare sempre più centrale da qui alle elezioni politiche. Insomma presidente, nel 2026 puntiamo sulla sicurezza? “Certamente. E guardi, parliamo di una questione che abbiamo spesso richiamato. Continueremo a farlo sempre di più”.
E se mercoledì, alla Camera, il leader pentastellato aveva attaccato la premier Meloni ricordando che “aumentano scippi, stupri e borseggi. Come potete restare impassibili?”, ieri i suoi hanno rilanciato presentando una proposta di legge: special guest Simone Ruzzi, in arte Cicalone – lo Youtuber, la star dei social e della giustizia (fai da te) in metropolitana, che piace a destra e ogni tanto pure a sinistra. E non a caso dice Cicalone: “Borrelli è bravissimo”. Francesco Borrelli è il deputato di Avs che denuncia degrado e malaffare a Napoli in Campania, anche a rischio di essere aggredito. Ed è successo così come è accaduto allo youtuber.
L’iniziativa M5s, dal titolo “Muoversi in sicurezza”, è della deputata Marianna Ricciardi che ha depositato una proposta di legge antiborseggio. Piacerà più alla Lega che al Pd. Dieci articoli per affrontare un “problema che seguo da almeno due anni. Non è un’iniziativa estemporanea”. E cosa prevede? “Il ripristino della procedibilità d’ufficio per il furto con destrezza, l’introduzione di un’aggravante se il borseggio è commesso da più persone, l’obbligo da parte delle prefetture di adottare un piano straordinario per la prevenzione dei furti e l’introduzione di un piattaforma digitale per presentare denuncia”, risponde la deputata. Altri obiettivi: permettere alle guardie giurate di assumere la qualifica di agenti ausiliari di pubblica sicurezza, un osservatorio nazionale e un fondo nazionale da 20 milioni. Scorrendo il testo della legge si scopre anche che in realtà nel primo semestre del 2025 i reati siano in calo a Roma e Milano. Ma il problema esiste. “E ho dei dubbi su quei dati. E poi la percezione d’insicurezza è aumentata”, dice ancora Ricciardi. Colpa della Riforma Cartabia, che ha eliminato la procedibilità d’ufficio su alcuni reati. “E molti non denunciano”. Lo pensano così anche gli altri relatori della Sala Aldo Moro. Un parterre non proprio progressista che va da Antonio del Greco – direttore di Italpol Vigilanza, con un passato da dirigente di Polizia – a Simone Alongi, fondatore del canale Radio vigilanza, fino a Domenico Pianese: il segretario del Coisp, sindacato di polizia che di certo non si colloca a sinistra. Anche se di recente critico nei confronti del governo sulla manovra. “Ringrazio il M5s”, dice Pianese auspicando una “una convergenza di tutti i partiti, la sicurezza non è di destra o di sinistra”.
In sala si fanno vedere Chiara Appendino, la testardamente coerente, e poi l’ex capogruppo Francesco Silvestri che non nasconde le “sensibilità diverse” nel campo largo. Poi offre altri indizi sulle prossime mosse pentastellate. “Questa non sarà un’iniziativa isolata. E’ un tema gigantesco per il M5s, Conte è d’accordissimo. Il 99 per cento del mio lavoro sarà dedicato alla sicurezza”. Manca solo lo sponsor. O forse no. C’è Cicalone a cui il M5s riconosce il merito di aver portato all’ordine del giorno il tema del borseggio. Racconta la sua esperienza, l’identikit dello scippatore: non solo gli zingari, “ma anche sudamericani, gruppi che fanno tour europei”. Poi parla dell’aggressione che ha subito di recente: “Chi mi ha colpito sta sui social e se la ride, passa il tempo ad arrostire il maiale. E se entro il 2026 non pagherà, se lo incontro mi sentirò autorizzato a non essere più io la vittima”. E’ un altro concetto di giustizia. Ma ultimamente lo youtuber in Parlamento ci è passato più volte, tirato per la giacchetta qui e là. E allora: Simone Ruzzi, pronto per la politica? “Ma non lo so, per ora ho il mio lavoro”. Per ora. E poi? Il deputato M5s Antonino Iaria ascolta e sorride. Lo candidate voi? “Ci piacerebbe molto”. Conte ha trovato il testimonial, Movimento “Cicalone”.
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