Il lungo volo dei taxi volanti: il futuro del viaggio è già in decollo
- Postato il 10 settembre 2025
- Di Panorama
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Il sogno aereo dell’ultimo decennio è quello di riuscire a trasportare i passeggeri più abbienti, quelli oggi chiamati “premium”, dagli hotel e dalle sedi di eventi e congressi direttamente fino ai terminal aeroportuali a bordo di aerotaxi elettrici, quindi sulla carta puliti e silenziosi.
Resterà ancora per un po’ soltanto un sogno, anche se lentamente si fanno passi in avanti.
Joby Aviation e l’accordo con Blade Air Mobility
All’inizio del mese scorso l’azienda Joby Aviation aveva concordato di acquisire il business passeggeri del fornitore di servizi urbani con elicotteri di Blade Air Mobility, società statunitense con sede operativa a New York City e quella legale nel detassato stato del Delaware.
L’operazione consentirà quindi a Joby di operare con i propri voli navetta tra gli aeroporti di New York, uno dei mercati di lancio per gli aerotaxi elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVtol) più interessanti e pregiati al mondo, nell’ambito dell’accordo del 2022 tra Joby e Delta Air Lines per la fornitura di un servizio di trasporto per clientela facoltosa.
Una rete già collaudata
Per dare l’idea del volume di traffico previsto basta considerare che Blade Air Mobility nel 2024 ha trasportato oltre 50.000 passeggeri da una rete di 12 terminal urbani, tra cui lounge dedicate e basi terminal presso gli aeroporti di New York John F. Kennedy International (JFK) e New York Newark Liberty (EWR), nonché i tre eliporti di Manhattan, che la città sta elettrificando per accogliere gli aerotaxi eVTOL.
Una competizione ad alta quota
Nella corsa insieme a Delta Air Lines ad arrivare primi in questo settore, l’azienda è in competizione con Archer Aviation, a sua volta in accordo con United Airlines.
Qualche mese fa, entrambe le realtà dell’industria eVtol hanno effettuato voli di collaudo negli Emirati Arabi Uniti e da allora continuano a sostenere che trasporteranno passeggeri commerciali nel 2026: precisamente Joby a Dubai e Archer ad Abu Dhabi, probabilmente anche prima che i loro veicoli siano certificati dall’autorità aeronautica statunitense Faa e certamente da quella europea Easa.
Il primo volo tra aeroporti pubblici
Su questo fronte le aziende sono ancora in alto mare: soltanto Joby finora è riuscita a far volare uno dei suoi esemplari di pre-produzione il 15 agosto scorso, tra due aeroporti pubblici statunitensi, decollando da Marina per Monterey, in California, ovvero volando per 12 minuti e coprendo 16 chilometri.
Per poterlo fare, il volo ha dovuto richiedere l’integrazione dell’eVtol nel sistema dello spazio aereo nazionale, inclusi cinque minuti di attesa per consentire a un volo commerciale di completare l’avvicinamento a Monterey.
Tale attesa ha costretto il Joby a volare sulle proprie ali anziché sfruttare i rotori, riducendo così al minimo il consumo d’energia. L’evento è stato interessante poiché ha dimostrato che il taxi volante alimentato a batteria può interagire con il traffico commerciale in aeroporti affollati e che una configurazione con volo planato rende più flessibile l’utilizzo del velivolo.
Piani di espansione globale
Oltre agli accordi per il lancio del servizio negli Usa con Delta, a New York e Los Angeles, e con la Dubai Roads and Transport Authority per la gestione di una rete esclusiva sviluppata sull’aeroporto Internazionale di Dubai, Joby sta gettando le basi per la sua espansione globale.
Già a marzo la compagnia aveva annunciato una partnership con Virgin Atlantic, di cui Delta detiene una quota del 49%, per lanciare il servizio di aerotaxi nel Regno Unito partendo dai collegamenti regionali e urbani dagli hub della compagnia aerea negli aeroporti di Londra Heathrow (LHR) e Manchester (MAN).
Limiti tecnici e condizioni meteo
I veicoli saranno inizialmente certificati solo per le regole del volo a vista e quindi i voli dipenderanno essenzialmente dalle condizioni meteorologiche.
Anche in caso di buona visibilità sulla rotta (con la nebbia niente collegamenti), restano da capire quali potranno essere le limitazioni riguardo vento, pioggia e neve.
Un futuro ancora da scrivere
Come non si vide un taxi volante alle Olimpiadi francesi 2024, nonostante le promesse, probabilmente non ne vedremo neppure a quelle invernali di Milano-Cortina.
Ma ciò non significa che il settore eVtol non decollerà: i manager mettano l’anima in pace, servono tempo ed esperimenti.