Il leader di Hezbollah: “Israele avrà la giusta punizione”

  • Postato il 19 settembre 2024
  • Di Agi.it
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Il leader di Hezbollah: “Israele avrà la giusta punizione”

AGi - Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha definito "un atto terroristico" l'ondata di esplosioni in Libano bollandole come una "dichiarazione di guerra" da parte di Israele contro il popolo libanese e la sovranità del Paese.  Nasrallah ha affermato che il "nemico israeliano" ha "superato tutte le linee rosse" e ha preso di mira molti dei siti in Libano all'inizio di questa settimana. Le detonazioni si sono verificate anche in farmacie, ospedali, mercati, negozi, case, automobili e nelle strade dove si trovavano molti civili: donne e bambini e migliaia di feriti, con traumi di vario genere. Secondo il leader il "nemico israeliano" aveva pianificato gli attacchi per creare una spaccatura nel gruppo e causare divisione. Ma sostiene che i massimi funzionari di Hezbollah non avevano con sé il modello dei cercapersone esplosi. "La nostra infrastruttura non è stata scossa", afferma, aggiungendo che al contrario è "robusta, potente, decisa e non può subire conseguenze da un simile attacco".

 

Il capo di Hezbollah ha sottolineato che il gruppo ha subito un colpo "molto duro", descrivendo gli attacchi come "senza precedenti" in Libano. Nasrallah ha detto che sono stati formati dei comitati di inchiesta per studiare come sono avvenute le esplosioni, e che aspetterà di vedere le valutazioni di quelle indagini. "Abbiamo ricevuto un attacco molto duro. Ma questo è uno stato di guerra". Ha poi denunciato come gli attacchi con i cercapersone abbiano avutolo scopo di "uccidere 4.000 persone in un solo momento". "Questa era l'intenzione del nemico, e questa è la portata dei sui crimini". Poi, con fare provocatorio, ha chiesto: "Come possiamo chiamare questo tipo di azione? E' una grande operazione? E' un genocidio? E' un massacro?".

 

Poi la conferma di voler continuare ad agire per non "abbandonare i compagni di resistenza" a Gaza e la popolazione della Striscia e della e Cisgiordania. Nasrallah ha affermato che gli attacchi di questa settimana in Libano avevano lo scopo di "mettere in ginocchio" Hezbollah.  Rivolgendosi al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito che le operazioni di Hezbollah nel sud del Libano non si fermeranno fino a quando la guerra non sarà terminata. "Lo dico chiaramente: a prescindere dalle conseguenze, dai sacrifici e dagli scenari che si apriranno, la resistenza libanese non smetterà di sostenere la resistenza a Gaza e in Cisgiordania e tutti gli aggrediti nei territori occupati".

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Agi.it

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