Il giallo della morte di Silvana Damato, tracce di sangue nell’appartamento. L’avvocato: “Puzzle da ricomporre”
- Postato il 27 agosto 2025
- Cronaca Nera
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo quasi venti giorni non ci sono ancora certezze sulla morte di Silvana Damato, l’ex tabaccaia in pensione trovata senza vita nella vasca da bagno ancora piena del suo appartamento a Bruzzano, quartiere nella periferia nord di Milano. Inizialmente si era ipotizzato che un malore avesse provocato la morte della 70enne, ma le prime analisi sul corpo hanno fatto sorgere dei dubbi. Il cadavere presentava delle tumefazioni sul viso e sugli occhi, ma anche un taglio sul collo. Martedì 26 agosto i carabinieri del Ris di Parma hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione della donna e nemmeno l’analisi delle stanze con il luminol ha messo chiarezza sulla dinamica del decesso.
Il reagente ha evidenziato delle tracce di sangue, già emerse durante il primo sopralluogo, che dovranno essere analizzate in laboratorio per chiarirne la natura. Secondo il medico legale è stato il taglio sul collo, non molto esteso, a provocare il sanguinamento , ma non è detto che si sia trattato di una ferita mortale. Proseguono le indagini per omicidio da parte delle forze dell’ordine e si attendono i risultati finali delle analisi del medico legale per chiarire la causa della morte. Tra le stranezze per le quali si cerca una spiegazione, anche la porta dell’appartamento chiusa a più mandate da un mazzo di chiavi mai rinvenuto nell’abitazione. Al momento, senza certezze, tutte le ipotesi sono al vaglio degli investigatori. L’avvocato che assiste la famiglia di Damato, Walter Felice, ha definito il caso un “puzzle da ricomporre“, in cui spera che “tutti i pezzi trovino la loro collocazione”.
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