Il Garante per la privacy apre un’istruttoria sugli audio di Raoul Bova: accertare eventuali violazioni della normativa e le regole deontologiche dei giornalisti
- Postato il 6 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Va avanti il disegno della difesa di Raoul Bova in merito agli audio diffusi e mostrato da Fabrizio Corona durante la rubrica online “Falsissimo”, che dimostrerebbero la relazione con Martina Ceretti.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria a seguito della diffusione dell’audio, o di estratti della conversazione privata, dell’attore Raoul Bova al fine di accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti. L’audio, diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l’attore e un soggetto terzo. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social, spesso accompagnato da post, video e vignette dal tono ironico o denigratorio, ottenendo un’ampia risonanza mediatica.
L’Autorità, intervenuta a seguito del reclamo dell’attore, ha inoltre emesso un avvertimento nei confronti di tutti i potenziali utilizzatori dell’audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell’attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare l’adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, anche di carattere sanzionatorio.
Tutto nasce quando Martina Ceretti avrebbe mostrato chat e fatto ascoltare gli audio all’amico Federico Monzino, il quale ha sempre negato il ricatto ma ha ammesso di aver consegnato gli audio a Corona con il consenso della Ceretti per “fare un favore a Martina che voleva diventare famosa”.
La modella avrebbe poi fatto marcia indietro e cercato di fermare tutto ma a quel punto era troppo tardi e il materiale è finito on line, dove per altro è ancora disponibile. Nel frattempo, Bova riceve via messaggio da un’utenza spagnola una serie di messaggi nei quali gli si fa capire che c’è in giro del materiale – chat e audio – che lo riguardano: “Questa è pesante cavolo, anche con audio che conferma tutto. Nelle mani di Fabrizio diventa una puntata di Falsissimo. Questo te lo giuro, sono già in contatto con lui”. Bova prima risponde di non essere “più in una relazione da tempo, quindi non è una cosa che crea un disastro”. Poi, quando l’anonimo ribatte – “Ah ok, allora meglio. Anche perché rovinare un matrimonio era la cosa che più mi dispiaceva” – chiude la conversazione dicendo di essere “single da due anni” e va a denunciare alla Polizia Postale.
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