Il femminicidio diventa un reato autonomo, punibile con l’ergastolo

  • Postato il 8 marzo 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Il governo ha approvato un disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio nel codice penale italiano. La nuova norma stabilisce che: “Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità, è punito con l’ergastolo”. Nei casi non rientranti in questa fattispecie, si applica l’articolo 575 del codice penale, che prevede una pena non inferiore a 21 anni.

Un risultato epocale secondo Nordio

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha definito questa decisione un «risultato epocale», sottolineando che l’inserimento del femminicidio nell’ordinamento come reato autonomo rappresenta “una manifestazione potente di attenzione a questa problematica emersa negli ultimi anni in maniera così dolorosa”.

Anche la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha parlato di “una novità dirompente, non solo giuridica ma anche sul piano culturale”, mentre la ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha affermato che la misura è stata necessaria per “fermare la mattanza”.

Pene più severe per maltrattamenti e revenge porn

La riforma introduce anche un inasprimento delle pene per una serie di reati legati alla violenza di genere. In particolare:

  • Maltrattamenti in famiglia: la pena sarà aumentata da un terzo alla metà se il crimine è commesso per motivi di odio o discriminazione di genere.
  • Minacce e revenge porn: la pena verrà aumentata da un terzo a due terzi nei casi in cui il reato abbia una matrice discriminatoria.

Altri reati aggravati: le nuove norme prevedono pene più severe anche per lesioni personali, atti persecutori, mutilazioni genitali femminili e omicidio preterintenzionale.

giorgia meloni
Il femminicidio diventa un reato autonomo, punibile con l’ergastolo (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Il codice rosso e la tutela delle vittime

Una delle novità più rilevanti riguarda il rafforzamento del codice rosso. Secondo la bozza del ddl:

  • Le vittime di reati come maltrattamenti, molestie sessuali, lesioni e stalking dovranno ricevere “immediata comunicazione” sulla scarcerazione del condannato.
  • Nei casi di codice rosso, l’audizione della vittima non potrà più essere delegata alla polizia giudiziaria ma sarà “obbligatoria” per il pubblico ministero.
  • I magistrati saranno obbligati a frequentare corsi di formazione sulla violenza di genere.

Meloni: “Un passo avanti fondamentale”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge, dichiarando: “Oggi il governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime”. “Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l’ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga”.

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Blitz

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