Il Fedez anti-Sinner e il sottile "razzismo" contro gli azzurri con accento tedesco
- Postato il 18 settembre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Il Fedez anti-Sinner e il sottile "razzismo" contro gli azzurri con accento tedesco
Fedez è riuscito a mettere d’accordo tutti. Italiani e tedeschi. Destra e sinistra. Non c’è nessuno che non lo critichi per i suoi versi dedicati a Jannik Sinner. Bocciati all’unanimità. Per chi se li fosse persi, eccoli qui: «L’Italia ha un nuovo idolo, si chiama Jannik Sinner. Purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler». E niente, com’era prevedibile l’accostamento tra il tennista fuoriclasse e il dittatore nazista non è piaciuto a nessuno. Forse, banalmente, perché è un accostamento che non ha nessun senso...
Sinner, ha commentato Alessandro Urzì, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Trentino Alto Adige, «parla la sua lingua madre (il tedesco) ma gioca portando sul petto il Tricolore. Accostarlo a Hitler mostra profonda ignoranza verso le minoranze linguistiche, tutelate dalla Costituzione di cui Fedez spesso si riempie la bocca senza conoscerne i contenuti. Forza Sinner, grazie per le gioie che doni all’Italia intera di cui sei figlio profondamente amato». Fedez, ha spiegato da sinistra Luigi Spagnolli, senatore dem del Gruppo per le Autonomie, «è un furbo venditore di se stesso nell’era dei social: scrive una canzone citando figure di attualità (il nuovo Santo Carlo Acutis, il Papa, Elly Schlein e Jannik Sinner), accompagnandole con espressioni sgradevoli, denigratorie, per suscitare l’indignazione della stragrande maggioranza delle persone. Così genera un’ondata di reazioni e commenti che, a loro volta, gli fanno pubblicità». E poi, durissima, la nota dei parlamentari della Svp Julia Unterberger e Manfred Schullian: «Quello di Fedez è un accostamento di rara stupidità, offensivo per l’intera minoranza di lingua tedesca in Italia. Pur di avere un po’ di visibilità in vista dei prossimi concerti, si riesumano volgarità da retrobotteghe delle peggiori taverne: mica può esistere un cittadino italiano, figuriamoci un campione, di lingua e cultura tedesca. Per le menti semplici la diversità è sempre un problema».
Posto che Fedez, nelle sue canzoni, può dire quello che vuole; posto che è molto probabile che certe sparate servano soprattutto a farsi un po’ di pubblicità (che quindi facciamo anche qui...); e posto che ridursi alla rima Sinner-Hitler è triste soprattutto dal punto di vista artistico; ecco, posto tutto questo bisogna dire che il fastidio della minoranza italiana di lingua tedesca in questa occasione è abbastanza giustificato. Insomma, diciamo la verità, una rima di questo tipo nessuno l’avrebbe fatta su un atleta afro-discendente. Nessuno avrebbe fatto accostamenti con qualche sanguinario dittatore africano.
Ormai in nazionale abbiamo diversi campioni di pelle scura, e finalmente non ci facciamo nemmeno più caso.
Ieri, ad esempio, ai mondiali di atletica abbiamo vinto la medaglia d’oro nel salto in lungo con Mattia Furlani. Ha origini senegalesi, da parte di madre, ma è probabile che tanti italiani non se ne siano nemmeno accorti. E invece... e invece se un atleta azzurro parla con accento tedesco, via libera alle risatine, al «non è davvero italiano», ai commenti del tipo «è troppo freddo, si vede che è tedesco». E spesso i sorrisini vengono proprio da quelli più attenti ai discorsi contro le discriminazioni...
C’è da credere, in ogni caso, che la rima di Fedez ce la scorderemo presto. E che questa polemica scivolerà via altrettanto rapidamente. Anche perché Jannik non è un tipo che si fa trascinare nella rissa verbale. E in questo, va detto, è in effetti molto poco italiano...
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