Il dolore dell’Arma per la strage di Castel D’Azzano. Una tragedia paragonata al Pilastro e Nassiriya

  • Postato il 15 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Come le tragedie del Pilastro (Bologna) e di Nassiriya (Iraq). La strage di martedì a Castel d’Azzano – tre carabinieri uccisi, 15 feriti, nella esplosione di un casolare fatto saltare in aria durante uno sfratto notturno – è stato paragonato dall’Arma come “la strage più grave dopo Bologna e Nassiriya”. A dirlo è stato il comandante, generale Salvatore Luongo, subito corso a Verona per visitare i feriti. In mattinata a Roma, davanti agli uomini schierati e simbolicamente da tutti i carabinieri d’Italia, il generale ha fatto il punto sulla tragedia veneta paragonandola appunto al Pilastro e all’attentato alla base italiana “Maestrale”. Due episodi da ricordare.

L’eccidio del Pilastro

Attacco ad una pattuglia di carabinieri nel quartiere bolognese del Pilastro: trucidati tre giovani militari poco più che ventenni – Mauro Mitilini, Andrea Moneta, Otello Stefanini – crivellati dai colpi della famigerata banda “Uno Bianca”, una gang che seminò terrore e morte tra il 1987 e il 1994; una scia di sangue che causò 24 vittime e più di cento feriti. L’eccidio del Pilastro avvenne la sera del 21 novembre 1994 mentre la pattuglia dei Carabinieri era in servizio presso la Centrale Operativa della Questura di Bologna. Ogni anno la città di Bologna commemora i tre carabinieri perché, come ha detto quest’anno il presidente della Regione Michele De Pasquale, “è doveroso ricordare il sacrificio di tre giovanissimi servitori dello Stato. Il loro ricordo si fa più doloroso e l’intera comunità regionale si stringe ai loro familiari”.

Strage Castel d'Azzano
Il dolore dell’Arma per la strage di Castel D’Azzano. Una tragedia paragonata al Pilastro e Nassiriya (Un soldato dopo la strage in Iraq – Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

La strage in Iraq

A Nassiriya si è verificato l’evento più grave della storia delle Forze Armate italiane del secondo dopo guerra. Un evento accaduto durante la missione di pace italiana in Iraq (“Operazione Antica Babilonia”). Il 12 novembre 2003 un camion bomba è esploso davanti alla base italiana “Maestrale” dei Carabinieri causando la morte di 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell’esercito, 2 civili) e 9 iracheni oltre a numerosi feriti. A seguito di questo ed altri attentati si è aperto un dibattito politico sulla eventualità di ritirare le truppe dal teatro bellico iracheno. Ritiro che si attuò sotto il governo Prodi.

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Blitz

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