Il dodo non era tonto come credevamo

  • Postato il 23 agosto 2024
  • Di Focus.it
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Scomparso nel XVII secolo dopo qualche decina di anni di convivenza non pacifica con gli esseri umani, il dodo è da sempre considerato un animale-simbolo dei danni della nostra specie: è il primo animale la cui estinzione è stata causata dalle nostre attività e documentata in tempo reale dagli zoologi dell'epoca. La vulgata vuole che sia stato sterminato perché era un uccello lento e tonto. Ora un nuovo studio pubblicato sul Zoological Journal of the Linnean Society mette in discussione questi pregiudizi, e invita a ripensare il dodo sulla base delle (poche) evidenze scientifiche che abbiamo. . Realtà e fantasia. Il problema dell'estinzione del dodo è che tutto quello che sappiamo si basa sulle cronache dell'epoca, che secondo gli autori dello studio, un team dell'università di Southampton, erano una miscela di fatti e finzione spesso difficili da districare. Per esempio, sappiamo che alle Mauritius, dove viveva il dodo, esistevano diverse specie di questo uccello; ma non sappiamo quali fossero "vere" e quali invece il risultato di descrizioni fantasiose basate (anche) sul paragone con bestie mitologiche.. Il team inglese ha quindi recuperato tutta la documentazione disponibile e ha compiuto un lavoro di cernita, separando mito e verità, e scoprendo che effettivamente alcune specie (tra cui il dodo nazareno) erano state inventate dagli esploratori olandesi. Altre, invece, tra cui il solitario (Pezophaps solitaria), erano invece reali, e vivevano alle Mauritius insieme al dodo vero e proprio (Raphus cucullatus).. Lento? Al contrario… Lo studio identifica anche quello che è il tipo biologico del dodo, cioè l'esemplare "base" che viene usato come riferimento e paragone per l'identificazione. Il tipo del dodo, e quello del solitario, hanno permesso al team di collocare questi uccelli nella stessa famiglia che comprende piccioni e colombe. . Il dettaglio più interessante, però, arriva dagli studi anatomici: il dodo, dice lo studio, aveva tendini molto potenti, simili a quelli degli odierni uccelli corridori. Non era quindi l'uccello lento e stupido che ci è stato raccontato dalle cronache dell'epoca: era al contrario perfettamente adattato al suo ambiente, e poteva correre a velocità notevoli. Il fatto che questo non l'abbia salvato dall'estinzione significa semmai che gli esploratori olandesi dell'epoca erano particolarmente efficaci a cacciarlo, non che l'animale stesso fosse una facile vittima..
Autore
Focus.it

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