Il DNA diventa artificiale, si potrà creare un uomo (che non si ammala) in laboratorio

  • Postato il 28 luglio 2025
  • Di Panorama
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Non è esagerato affermare che è partito il progetto del secolo. Il suo scopo è, espresso senza mezzi termini, quello di costruire il DNA umano letteralmente da zero, sintetizzandolo chimicamente. Lo suggerisce anche il nome stesso del progetto, SynHG (Synthetic human genome), un’iniziativa internazionale per creare un genoma umano sintetico funzionale che coinvolge gruppi di ricerca delle università di Cambridge, Kent, Manchester, Oxford e dell’Imperial College di Londra, appena finanziati con circa 14 milioni di dollari dal Wellcome Trust, la più grande organizzazione benefica al mondo per il miglioramento della salute umana e animale.

Dal linguaggio di Dio alla scrittura della vita

Quando nel 2000 era stata svelata la prima bozza della sequenza che compone il corredo genetico umano, completata negli anni successivi, l’allora presidente americano Bill Clinton ne diede l’annuncio enfaticamente con questa frase:
«L’umanità ha imparato il linguaggio con il quale Dio ha creato la vita».
Ora si potrebbe dire che ci apprestiamo a compiere il passo successivo: usare quel linguaggio per riscrivere noi la vita, completamente da capo.

Una lunga evoluzione della genetica fino a CRISPR

Riassumere come siamo arrivati a possedere questa spaventosa capacità è utile per comprenderla meglio. Dopo la scoperta nel 1953 della struttura del DNA, negli anni Settanta iniziarono i primi esperimenti di ingegneria genetica. Negli anni Ottanta arrivarono le prime sequenze automatizzate che condussero allo Human Genome Project, con il sequenziamento del genoma umano (circa 3,2 miliardi di basi).
Nel 2012, con la tecnologia CRISPR-CAS9, abbiamo acquisito la capacità di tagliare e modificare il DNA in punti specifici.
Come se avessimo imparato a leggere e fare copia-incolla di un testo su Word. Ma non a scriverlo da zero.

Dalla sintesi del batterio al genoma sintetico del lievito

Abbiamo iniziato a scrivere con la sintesi dell’Escherichia coli nel 2019, fino a completare nel 2023 il primo genoma sintetico del lievito, un organismo più complesso e vicino all’uomo. Ora tocca all’essere umano.

Obiettivo: costruire un intero cromosoma umano

Nel corso dei prossimi cinque anni, gli scienziati vogliono sintetizzare chimicamente blocchi sempre più grandi di DNA, fino a creare un intero cromosoma umano.
Questo conterrà i geni che regolano sviluppo e mantenimento, con l’obiettivo di trattare malattie finora incurabili.

Le applicazioni mediche già concrete

Come spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’università di Roma Tor Vergata:
«Le tecniche attuali ci permettono già di correggere malattie come anemia falciforme, talassemia o emofilia. Le cellule staminali del paziente vengono modificate ex-vivo e reinfuse».
Con SynHG potremo costruire cellule resistenti a malattie, ripopolare organi danneggiati e fabbricare organoidi per testare farmaci.

Potenzialità infinite del DNA sintetico

Un DNA sintetico potrebbe essere progettato per resistere a virus come l’Hiv, eliminare il rigetto nei trapianti, rigenerare tessuti o sopprimere cellule tumorali.
Potrebbe persino diventare un modello per lo studio delle 7.000 malattie rare senza cura.
O, in teoria, contenere capacità di apprendimento e memoria.

“Giocare con i dadi della vita”

Le facoltà quasi illimitate di interagire con la vita ci metteranno in grado di “giocare con i dadi della vita”, parafrasando Einstein, che affermava:
«Dio non gioca a dadi con il mondo».

I rischi etici, biologici e geopolitici

«Ogni tecnologia dirompente porta con sé rischi», afferma Novelli.
Non si potrà creare un essere umano da zero, ma in linea di principio si potrebbe inserire DNA sintetico in un embrione per potenziarlo.
Questo, oggi, è vietato in Occidente ma potrebbe accadere in Paesi con leggi più permissive.
E la stessa tecnologia potrebbe essere usata da scienziati malintenzionati per creare armi biologiche.

Rischi tecnici e ambientali della sintesi genetica

Errori nella sintesi o nell’assemblaggio del DNA potrebbero generare malattie o comportamenti cellulari imprevisti.
Ancora più pericoloso se organismi sintetici sfuggissero ai laboratori o se geni modificati si trasferissero ad altri esseri viventi.

Un progetto monitorato da comitati etici

Come avvenuto per l’Human Genome Project, anche il SynHG sarà seguito passo dopo passo da un comitato bioetico.
Il brevetto finale sarà in mano al consorzio scientifico, che ne limiterà l’uso solo a scopi approvati.

Il precedente inquietante della manipolazione sugli embrioni

Nel 2018, lo scienziato cinese He Jiankui annunciò di aver usato CRISPR-Cas9 su embrioni umani, generando due gemelle modificate per resistere all’Hiv.
Nel 2019 fu condannato a tre anni di carcere.

Non possiamo far altro che sperare di non assistere più a episodi simili, concentrandoci sulle enormi possibilità terapeutiche che le prossime generazioni avranno a disposizione.

Autore
Panorama

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