Il (discutibile) fenomeno dei kidfluencer

  • Postato il 30 dicembre 2024
  • Di Focus.it
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Aprire scatole di giocattoli e giocarci davanti a una telecamera potrebbe sembrare un passatempo innocente, ma per i cosiddetti "kidfluencer" è un vero e proprio business. Per bambini come Ryan Kaji (video sotto), dodicenne americano che guadagna circa 30 milioni di dollari all'anno con il suo canale YouTube, il gioco si trasforma in una professione. Il fenomeno degli unboxing di giocattoli, emerso negli anni 2010, è tra i contenuti più redditizi su piattaforme come YouTube. Questi video, in cui i bambini scartano e recensiscono prodotti, generano enormi guadagni per gli inserzionisti: solo nel 2022, i social media hanno raccolto 11 miliardi di dollari in pubblicità destinate a utenti statunitensi sotto i 18 anni.. Tra gioco e lavoro La vita dei kidfluencer si muove su una linea sottile tra intrattenimento e lavoro. Questi giovani influencer appaiono come bambini che si divertono, ma dietro le quinte ci sono contratti pubblicitari, regie dei genitori e aspettative di mercato. Sebbene molti provino un reale entusiasmo nel creare contenuti, il tempo e l'impegno richiesti vanno oltre il semplice gioco. Alcuni Paesi hanno già iniziato a regolamentare il fenomeno: per esempio la Francia da qualche anno ha riconosciuto questo fenomeno come una "zona grigia", mentre alcuni stati degli USA stanno introducendo leggi per proteggere i guadagni dei bambini coinvolti, garantendo che parte dei profitti venga accantonata per il loro futuro. Sfide e rischi Oltre alla questione del lavoro minorile, emergono preoccupazioni per la privacy e la sicurezza online. La popolarità espone i giovani influencer a rischi concreti, come l'attenzione indesiderata di predatori online. Sebbene alcuni adottino pseudonimi e omettano informazioni personali, queste strategie non sempre bastano a proteggerli. Un altro aspetto critico è il controllo dei genitori, che gestiscono gli account e i contenuti. Questo solleva interrogativi sull'autonomia dei bambini e su quanto possano realmente decidere della propria vita online.. Verso un futuro regolamentato La crescente diffusione del fenomeno richiede, secondo diversi osservatori, politiche che tutelino i minori senza ostacolare il loro successo. L'esperienza francese e le normative emergenti negli Stati Uniti rappresentano un primo passo, ma servirà un impegno globale per bilanciare protezione e opportunità per i piccoli protagonisti di questa nuova era digitale..
Autore
Focus.it

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