Il direttore generale delle partecipazioni del Tesoro: “Mediobanca antigovernativa”. E la voleva fuori dai consulenti
- Postato il 30 novembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Guai a mettersi di traverso a Mps: è come mettersi contro il governo. O, almeno, è quello che pensa Stefano Di Stefano. Il direttore generale delle partecipazioni del ministero dell’Economia e, in quanto tale, consigliere di amministrazione del Montepaschi, lo dice senza mezzi termini: “È un approccio molto antigovernativo“. L’approccio di cui parla è quello di Mediobanca, con le sue mosse – di mercato – per tentare di scampare alla scalata ostile della banca toscana controllata dal Tesoro insieme a Francesco Gaetano Caltagirone, gli eredi Del Vecchio e la Bpm.
Di Stefano figura tra le persone che sono state intercettate dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla scalata di Mps a Mediobanca che vede indagati il costruttore-editore romano insieme al numero uno di Luxottica, Francesco Milleri e all’amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio. Il 17 giugno del 2025 in Mediobanca erano in corso gli ultimi sforzi per cercare di disinnescare la bomba senese liberandosi della partecipazione in Generali, il vero obiettivo dell’offerta. Di Stefano telefona al vicedirettore della Cassa Depositi e Prestiti. Vuole sapere se Piazzetta Cuccia è ancora tra i consulenti della società controllata dal ministero dell’Economia che gestisce il risparmio postale degli italiani.
“Senti, ne approfitto Alessà per chiederti una cosa … ma che tu sappia, come gruppo CDP voi avete dei contratti in essere con Mediobanca?”, chiede. L’altro crede di no, ma si offre di verificare che non ci siano ancora delle posizione aperte. “Ma, si. Se puoi ti sarei grato, sai che Mediobanca sta facendo di tutto per contrast… per salvare il posto al suo Amministratore Delegato di fronte all’operazione con Monte dei Paschi… e anche rispetto al Governo sta facendo delle cose che sembrano…”. L’altro annuisce, bisogna tenerne conto, dice. “Dobbiamo tenerne conto perché è un approccio molto antigovernativo”, commenta Di Stefano. E Tonetti lo segue “Draghi…Draghi aveva la black list e la white list, no? Tu dicevi ‘Tu litighi con il Tesoro? Bene. Quindi non è che litighi soltanto col Tesoro, litighi con tutta la galassia’”. Di Stefano approva lo stile Draghi e ricontestualizza: “No tu litighi col Governo! Esatto. Col Governo tutto…tutte le società dello Stato, quindi non pouoi credere che hai litigato col Mef…”
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