Il Demanio mette in vendita la Casa del Soldato di Sturla. Finocchio (Pd): “Creare valore ma per chi?”
- Postato il 8 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Crea valore, ma per chi?”, questa la domanda che si pone Serena Finocchio, candidata al Consiglio comunale per il Partito Democratico, in commento alla notizia della messa “in vetrina” da parte del Demanio di alcuni beni al fine di trovare investitori per “operazioni di valorizzazione, recupero e rifunzionalizzazione”.
Tra questi anche la Casa del Soldato di Sturla, sulla quale da tempo è aperto il dibattito su una sua eventuale e futuribile riqualificazione. “Mentre l’Agenzia del Demanio e il Governo celebrano il nuovo progetto “Crea valore” come un’operazione innovativa, in Liguria si sta consumando l’ennesimo atto di abbandono del bene comune – scrive Finocchio da due legislature tra le fila dell’opposizione nel consiglio municipale del Levante – Ex forti militari, ex caserme, perfino la Casa del Soldato a Genova, luoghi carichi di storia e potenzialità pubblica, finiscono dritti sul mercato, svenduti ai privati. Altro che rigenerazione urbana: questo è il solito gioco di chi fa cassa con il patrimonio pubblico, senza alcuna visione per il bene collettivo”.
“La Casa del Soldato, in particolare, poteva e doveva diventare un polo civico, culturale, sociale. Uno spazio di aggregazione per i giovani, per le famiglie, per i quartieri che oggi non hanno nulla. Invece? Porta sbarrata e cartello “in vendita”. Un edificio che per otto anni è rimasto abbandonato nell’indifferenza totale della giunta Bucci, incapace di dare una visione, una funzione, un futuro a uno spazio pubblico che poteva diventare un presidio sociale, culturale, educativo. Chi decide che questi luoghi devono essere merce e non servizi? Chi si assume la responsabilità di cancellare la memoria, la funzione pubblica, la possibilità di costruire spazi democratici? Noi crediamo che il patrimonio pubblico debba rimanere tale – conclude Serena Finocchio – E continueremo a batterci perché a Genova e in Liguria si torni a investire nei beni comuni, non a svenderli”.