Il Demanio italiano finalmente cerca investitori per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico

Investimento sul digitale e scommessa sul partenariato pubblico-privato. Sono questi gli elementi su cui poggia l’iniziativa Crea valore, investi con noi, promossa dall’Agenzia del Demanio per incoraggiare la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano.

Il progetto “Crea valore” dell’Agenzia del Demanio

Nella pratica, il Demanio ha approntato una piattaforma digitale accessibile agilmente online che, per ora, contiene una prima selezione di immobili – poco meno di 400 – distribuiti su tutto il territorio nazionale e scelti con l’obiettivo di creare sinergie tra gli interessi degli operatori di mercato, profit e no profit, e l’offerta immobiliare dell’Agenzia, orientando le operazioni verso la valorizzazione e la riqualificazione urbana. L’operazione rientra infatti nell’ambito delle attività condotte dalla Cabina di Regia sulla valorizzazione degli immobili pubblici, istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze “per aumentare la fruibilità dei dati sul nostro patrimonio, nell’ottica di massimizzare operazioni di riqualificazione urbana e generare valore sui territori”, spiega il Sottosegretario al MEF, Lucia Albano. 

Il Demanio cerca investitori per valorizzare gli immobili pubblici

Sul sito dell’Agenzia del Demanio, quindi, una sezione dedicata presenta gli immobili in funzione della loro possibile destinazione d’uso (culturale-turistico, social/senior housing, residenze universitarie e destinazioni miste) con un corredo di immagini e dati sulla tipologia, dimensione, ubicazione e stato manutentivo, per aiutare il potenziale investitore a valutare il proprio interesse e, in caso, richiedere ulteriori informazioni e supporto. A disposizione degli utenti, una mappa interattiva colloca visivamente gli immobili sul territorio nazionale: è la Sicilia, in questa prima fase, la regione più rappresentata, con 67 beni a disposizione per operazioni di valorizzazione, recupero e rifunzionalizzazione. Seguono il Lazio (54) e poi Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, tutte sopra le 30 unità. Di poco staccata, sempre in doppia cifra, la Toscana, con 26 immobili. In totale sono 18 le regioni presenti, mentre al momento non risultano immobili digitalizzati in Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige. L’invito del Demanio è rivolto a investitori privati, nazionali e internazionali: “Disporre di informazioni puntuali sull’ubicazione e sulle caratteristiche degli immobili contribuisce ad attrarre investimenti, sia da parte di soggetti pubblici che privati”, sottolinea Albano. Sul lungo periodo, l’obiettivo è quello di produrre effetti positivi anche sul tessuto urbano e sociale: “L’alleanza che stiamo stringendo con gli enti del territorio permetterà di dare maggiori certezze agli investimenti anche di lungo periodo.” evidenzia in merito la direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme “La logica è di accompagnare investitore e territorio nelle opportunità e nell’esigenza di utilizzare gli immobili pubblici per eliminare qualsiasi forma di abbandono e degrado, per dargli nuove funzioni coerenti con il mutato contesto. L’immobile diventa un motore di rigenerazione urbana, il suo riuso risponde al mercato, crea sviluppo, benessere e impatti positivi per la collettività”.

palazzo del senato milano la facciata di francesco maria richini 1 Il Demanio italiano finalmente cerca investitori per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico
Palazzo del Senato, Milano. La facciata di Francesco Maria Richini

I 383 immobili pubblici presenti sulla vetrina online del Demanio

E i primi immobili individuati testimoniano la varietà e le potenzialità del patrimonio immobiliare pubblico italiano. Tra le proposte digitalizzate, infatti, spiccano tanto architetture moderne che edifici storici, o siti paesaggistici: dalla Vela incompiuta di Calatrava, alla periferia di Roma, alla Basilica di Superga che sovrasta Torino (dov’è in corso un restauro milionario); dall’Abbazia di San Cassiano in Umbria all’area di Porta Portese, sede dello storico mercato domenicale all’aperto di Roma. E ancora il Palazzo del Senato di Milano (già oggetto di recenti investimenti per valorizzazione), due isolotti nella Laguna di Venezia, la sede dell’Archivio di Stato di Napoli, gli ex magazzini del sale di Chioggia, molte ex caserme e case circondariali. Nessuno di questi beni immobiliari – 383 in totale – è in vendita, e invece, se l’iniziativa avrà successo, potrà beneficiare di investimenti volti a propiziare una rinascita sempre nell’alveo del patrimonio pubblico. Il lancio del progetto Crea Valore si accompagna alla messa online di altre due sezioni inedite, entrambe pensate come piattaforme interattive trasparenti: Immobili di proprietà ed in uso dello Stato e Piani Città.  La prima è una mappa che localizza gli edifici di proprietà e in uso dello Stato per fornire una panoramica accessibile del portafoglio immobiliare pubblico (anche quello escluso dalla prima fase di Crea Valore). La seconda illustra invece i progetti di trasformazione urbana in corso, offrendo dettagli sugli immobili coinvolti nei Piani Città degli immobili pubblici e sulle iniziative attuate, evidenziando le opportunità di sviluppo e valorizzazione del patrimonio.

Livia Montagnoli

Scopri di più

L’articolo "Il Demanio italiano finalmente cerca investitori per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

Potrebbero anche piacerti