Il danese Asgreen ha vinto in solitaria la tappa n.14 del Giro d’Italia. Del Toro sempre in maglia rosa

  • Postato il 24 maggio 2025
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Capolavoro del danese Kasper Asgreen. Ha vinto in solitaria la tappa n.14 cogliendo l’attimo perfetto, a 6 chilometri dal traguardo. Ha piantato in asso i due compagni di fuga (Maestri e Marcellusi) ed è volato al traguardo col passo del cronoman. Il 30enne, alfiere del team EF Education-EasiPost, corridore di vasta esperienza, vincitore di un Fiandre (oro a cronometro agli Europei e ai Mondiali) ha aperto il gas ed è volato all’arrivo arginando ogni tentativo di ricongiungimento favorito da una brutta caduta in gruppo nella fase finale; una caduta che è costata cara agli italiani, in particolare a Tiberi e Ciccone. In una curva in ciottolato Tiberi ha perso la ruota davanti, ed è caduto nel gruppo. Questo caos finale ha rivoluzionato la classifica, Tiberi è scivolato all’ottavo posto scavalcato anche da Damiano Caruso. Il messicano Del Toro ha conservato la maglia rosa guadagnando 48” su Ayuso e Roglic. Una tappa che sulla carta sembrava tranquilla e interlocutoria si è rivelata più selettiva di una tappa di montagna.

Tappa pianeggiante

La tappa n.14, da Treviso a Nova Gorica (Slovenia), è stata una galoppata di 195 chilometri con soli 1.100 metri di dislivello. Percorso completamente piatto per quasi 150 km con due traguardi volanti (Morsano al Tagliamento e Talmassons) nei primi 100, e il Red Bull Km a Manzano (Udine) a 63 km dall’arrivo. Ultimi 45 km tra Italia e Slovenia: si è sconfinato tre volte, compresi l’arrivo e tre modesti Gpm di quarta categoria. Al via 171 corridori (46 italiani) con il messicano Del Toro in maglia rosa, tallonato dal suo compagno di squadra, lo spagnolo Ayuso, terzo Tiberi. Tre giovani talenti che stanno infiammando il Giro, rendendolo più seducente. Ne è uscita una tappa come da pronostico, vivace e senza particolari tatticismi, che ha degnamente celebrato la Capitale europea della cultura 2025 assegnata in via congiunta  a Gorizia e Nova Gorica. Folla ai pasaggi emblematici di Oderzo, Portogruaro, Palmanova, Cormons, Saver. Peccato la caduta nel finale.

Partenza alle 13.03, ripetuti scatti iniziali, fuga di un quartetto con due italiani (Maestri e Marcellusi), pioggia a volontà, velocità sostenuta (47,1 km/h), primo Sprint dopo 76 km vinto da Maestri; il secondo l’ha vinto  Marcellusi. Non piove più. Il traguardo Red Bull Km se lo è aggiudicato di nuovo Maestri. A 45km dall’arrivo la situazione è immutata: sempre al comando il quartetto con il gruppo ad un minuto. La Carovana entra in provincia di Gorizia alle 15.08. C’è il sole a Cormons ed una folla entusiasta.

Sconfinamento in Slovenia

Alle 16.06 i girini entrano in Slovenia accolti da applausi ,da buon meteo e da cartelli pro Roglic. Il Gpm di Goniace (298 m, salita di 1,9 km) è vinto da  Asgreen che precede i due azzurri. Si è staccato Davy, restano in tre al comando col solito margine. A 25 km dal traguardo i fuggitivi conservano lo stesso vantaggio ma riprende la pioggia. Asfalto viscido, brutta caduta di una decina di corridori (tra cui Ciccone) prima dello strappo di Saver.

Circuito finale

Ultimi 13,8 km tra Gorizia e Nuova Gorica. Un anello con un rettilineo conclusivo di 900 metri. I tre battistrada transitano al traguardo con 29 secondi di margine sugli inseguitori. Poi il patatrac che ha stravolto la corsa ed affondato gli italiani più in forma.

Ordine di arrivo

1. Asgreen in 4h04’40”, a 16” sono arrivati: 2. Groves, 3. Kooij, 4. Aular, 5. Oldani, 6. Maestri, 7. Gee, 8. Pidcock, 9. Carapaz, 10. Honorè.

Classifica generale

1. Del Toro, 2. Simon Yates (+1.20), 3. Ayuso (+1.26), 4. Carapaz (+2.07), 5. Roglic (+2.23), 6. Derek Gee (+2.54), 7. Caruso (+2.55), 8. Tiberi (+3.02), 9. Bernal (+3.38), 10. Arensman (+3.45), 16. Pellizzari (+5.01), 17. Piganzoli (+5.11).

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Autore
Blitz

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