Il Corriere non pubblica il comunicato sindacale pro Flotilla e mobilitazioni per Gaza: “Ha contenuto politico”. Interviene la Fnsi
- Postato il 3 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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La direzione del Corriere della Sera ha negato la pubblicazione di un comunicato sindacale della rappresentanza dei giornalisti (cdr) che esprimeva sostegno alla mobilitazione in favore della popolazione palestinese ed esprimeva solidarietà ai componenti della Global Sumud Flotilla. La motivazione? A giudizio della vicedirettrice Fiorenza Sarzanini si trattava di un testo dal “contenuto politico” e non sindacale. Una scelta censurata dalla Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato unitario dei giornalisti, che in una lettera indirizzata al direttore Luciano Fontana rileva che si tratta di una violazione dell’articolo 34 del contratto collettivo nazionale di categoria, in base al quale l’eventuale dissenso sull’opportunità della pubblicazione va risolto consultando il rappresentante dell’associazione regionale della stampa. Cosa che non è stata fatta.
Non solo: nella nota indirizzata a Fontana la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, ricorda che il direttore può valutare i comunicati sindacali solo per eventuali profili di responsabilità legale, non di opportunità politica. E una sentenza del Tribunale di Milano del 2003 ha qualificato il rifiuto di pubblicare i comunicati sindacali come comportamento antisindacale e in quanto tale sanzionabile sulla base dello Statuto dei lavoratori.
Da notare che il testo respinto al mittente dalla direzione – che non era stato discusso in assemblea – annunciava la scelta di continuare a lavorare, non aderendo allo sciopero, per “dare visibilità alle manifestazioni in corso, nate dal basso e senza precedenti nella storia recente” tutelando così il diritto dei cittadini ad essere informati. Ad essere stata giudicata irricevibile al piano nobile di via Solferino è la prima parte, quella in cui il cdr eletto lo scorso giugno esprimeva appoggio agli attivisti che hanno tentato in queste ore di aprire un corridoio umanitario per Gaza. Una posizione in netto contrasto con quella del governo Meloni, che ha criticato la missione – sostenendo che “non era per una questione umanitaria” – e irriso le mobilitazioni che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone in tutte le città italiane dicendo che gli scioperanti volevano fare “il weekend lungo”.
Il Corriere ha invece dato atto della posizione della Fnsi, che in un comunicato si è detta “solidale con i componenti di Global Sumud Flotilla che hanno tentato di aprire un corridoio umanitario per Gaza” e “vicina al popolo palestinese, ostaggio di una tragica guerra scatenata dopo il massacro di civili israeliani avvenuto il 7 ottobre ad opera dei terroristi di Hamas”, ma ha annunciato di non aderire allo sciopero generale “per consentire a tutti i giornalisti di poter informare i cittadini e tenere acceso un faro su ciò che sta accadendo oggi a Gaza, in Israele, e anche in Italia” aggiungendo di “non poter cedere alle spinte, pur condivisibili, di essere parte di una protesta, abdicando al nostro ruolo di operatori dell’informazione”. Il quotidiano milanese ne ha scritto però in un breve articolo, invece che pubblicare il documento federale come comunicato sindacale. Decisione da cui Costante si dice “sorpresa”: è un’altra violazione del contratto.
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