Il consigliere di Zelensky: “Sembra ci sia un nuovo realismo di Putin. Meglio battere il ferro finché è caldo”

  • Postato il 21 agosto 2025
  • Politica
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“Sembra ci sia un nuovo realismo di Putin. Meglio battere il ferro finché è caldo”. Lo ha detto Andriy Yermak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dal Corriere della Sera, auspicando un summit bilaterale tra i due capi di Stato seguito da un trilaterale col presidente americano Donald Trump. L’incontro dovrebbe avvenire “appena possibile. Noi evitiamo qualsiasi ritardo. Tutto dipende da Putin, perché già ai negoziati di Istanbul in giugno Zelensky si era detto prontissimo a vederlo in ogni momento, anzi lo aspettava. Fu Putin a non presentarsi. Anche oggi potrebbe fare lo stesso. Noi siamo pronti: Zelensky intende finire la guerra al cento per cento, sebbene ad attaccare siano stati i russi. E non dimentichiamo che i bombardamenti sulle nostre città stanno continuando”.

Per quanto riguarda la possibilità che Germania, Gran Bretagna e Francia siano pronte a mandare truppe in Ucraina, Yermak afferma: “Posso confermare che più di tre Paesi sono disposti a inviare soldati, ma non voglio dire esplicitamente quali, anche se alcuni tra quelli che ha menzionato ci sono”. Sul tema dei territori, il consigliere avverte: “Zelensky è stato chiaro: tutti gli aspetti territoriali saranno affrontati nel suo incontro bilaterale con Putin; inoltre si deve trattare a partire dall’attuale linea del fronte e comunque noi non rinunciamo ai nostri territori nazionali. Prendiamo atto della situazione creata dalla guerra e vogliamo parlarne”. Per Yermak, anche con l’impegno europeo gli aiuti americani restano fondamentali: “È vero che il sostegno europeo è molto cresciuto negli ultimi mesi, ma gli Usa restano vitali”.

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Blitz

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