Il confronto tra Turchia e Israele per evitare un'escalation in Siria

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Di Agi.it
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Il confronto tra Turchia e Israele per evitare un'escalation in Siria

AGI - Turchia e Israele sono in contatto per evitare una escalation militare in Siria. A riportare la notizia di colloqui che vedono coinvolti nella capitale dell'Azerbaigian Baku i servizi di intelligence dei due Paesi è Middle East Eye. La notizia arriva dopo che gli aerei da guerra turchi hanno compiuto azioni di disturbo nei confronti di jet israeliani impegnati nei bombardamenti nei cieli della Siria. In seguito alla caduta del regime della famiglia Assad è stata proprio la Turchia a imporsi come attore centrale e alleato fondamentale del nuovo governo di Damasco guidato da Ahmed Al Sharaa.

Una situazione che ha fatto scattare l'allarme a Tel Aviv, che ha colpito con l'aeronautica le installazioni militari siriane e schierato l'esercito ai confini. Ankara e Tel Aviv sono reduci da un serio inasprimento dei rapporti dovuto alle operazioni militari israeliane a Gaza, ferocemente criticate dal governo turco che ha interrotti relazioni commerciali e diplomatiche. Una situazione che proprio in Siria rischia di degenerare in un confronto militare; una eventualità che l'Azerbaigian sta cercando di evitare. Il Paese del Caucaso è da sempre alleato di Ankara, ma mantiene stretti rapporti commerciali ed energetici con il governo israeliano. Per Israele è cruciale che i turchi non utilizzino i sistemi di difesa aerea e radar in Siria, in particolare nelle basi aeree nelle vicinanze di Palmira, in passato centrali nella lotta all'Isis.

Le questioni più delicate

Nei prossimi giorni turchi e israeliani torneranno a sedersi al tavolo negoziale. L'obiettivo della mediazione è giungere a un compromesso entro la fine di luglio. In base a quanto riferito proprio la antica citta' di Palmira rischia di essere la linea di confine che Israele potrebbe imporre alle installazioni militari turche. Il mese scorso Ankara ha inviato droni e radar per aiutare il governo di Damasco nella lotta all'Isis e monitorare i curdi separatisti di Ypg.

Tuttavia la Difesa di Ankara ha reso nota l'intenzione di schierare il sistema di difesa missilistico s-400 acquistato dalla Russia. Azioni che fanno paura a Tel Aviv, che teme che le proprie operazioni militari possano finire sotto controllo dei turchi e vuole continuare a volare sulla Siria. Il dialogo riguarda anche Siria e Israele e va avanti sempre a Baku. Anche in questo caso si cercano 'i paletti' a garanzia che in futuro non vi saranno attacchi israeliani e che la Siria non diventi un fronte di attacco nei confronti di Israele. In base a quanto reso noto da diverse agenzie internazionali il governo siriano, in segno di apertura, avrebbe consegnato a Israele dei documenti e materiale appartenenti all'agente del Mossad Eli Cohen, impiccato sessant'anni fa a Damasco. La storia di Cohen ha anche ispirato la mini serie The Spy. 

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Agi.it

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