Il Comune di Milano vuole eliminare i parcheggi gratuiti: nei prossimi anni in città “solo strisce blu o gialle”

  • Postato il 5 febbraio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’obiettivo del Comune di Milano è quello di eliminare, nei prossimi anni, i parcheggi gratuiti in città. L’idea della giunta Sala è quella di prevedere solo strisce blu e gialle (riservate ai residenti) per “eliminare le auto stabilmente parcheggiate” nelle strade milanesi. La proposta è stata annunciata dall’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, nel corso della sua audizione al Consiglio di Municipio 8 di giovedì 23 gennaio. “Tutti gli ambiti della città saranno segnati da strisce blu o gialle a seconda delle esigenze”, ha spiegato l’assessora sottolineando che “in ogni caso i residenti potranno parcheggiare sempre e gratuitamente” anche negli stalli contrassegnati dalle strisce blu.

Una vera e propria rivoluzione che l’assessora Censi ritiene necessaria considerando che in città “entrano quasi 600mila automobili ogni giorno”. Un obiettivo che, sottolinea, non potrà essere certo raggiunto entra la fine di questa sindacatura, ma avverrà gradualmente cercando di potenziare sempre più il traposto pubblico, non solo locale ma anche metropolitano e di area vasta. L’assessora alla Mobilità comunque assicura: “Da qui a 10 anni questa città sarà completamente diversa“.

Come spiega l’edizione locale di Repubblica, a Milano sono 300 mila i posti auto in strada e circa 180 mila sono regolamentati: il 37% parcheggi a pagamento e il 18% riservati ai residenti. L’obiettivo dell’eliminazione delle strisce bianche però non è così semplice e rischia di scontrarsi con quanto previsto dalla legge e dalla giurisprudenza. Il comma 8 dell’articolo 7 del Codice della Strada, infatti, prevede che qualora il Comune provveda a introdurre, ad esempio, zone di sosta a pagamento deve prevedere e riservare una “area adeguata” di sosta libera e gratuita. Decisione che deve essere comunque motivata. Ma l’obbligo viene meno nelle zone pedonali, in quelle a traffico limitato e nelle aree rientranti nella categoria “A” (si tratta di aree in cui insistono edifici di particolare rilievo storico-culturale) “e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”.

L’interpretazione dei questo comma è stata più volte al centro di sentenze e pronunce della Cassazione. In una recente ordinanza la Suprema Corte ha sottolinea che per quanto riguarda la zona A (il centro storico di una città) il Comune non ha l’obbligo di motivare la decisione di non prevedere zone di sosta gratuite, poiché “il requisito delle esigenze particolari è considerato ontologicamente esistente in ragione delle peculiari caratteristiche di esse, essendo a queste già attribuito ex lege per scelta legislativa, sicché è sufficiente la loro inclusione nelle relative zone per esonerare il Comune da responsabilità in caso di mancata previsione di zone di libera sosta”. Ma anche qui si parla solo di centro storico. L’idea del Comune di Milano di eliminare i parcheggi gratuiti in tutto il territorio rischia, invece, di essere impraticabile.

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Il Fatto Quotidiano

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