Il colore blu di 34.000 anni fa: scoperto il pigmento paleolitico
Postato il 23 settembre 2025
Di Focus.it
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Già 34.000 anni fa, nel Caucaso, in quella che è l'attuale Georgia, un gruppo di Homo sapiens sapeva come ottenere il blu indaco attraverso la lavorazione di una pianta: Isatis tinctoria, il guado, originaria delle steppe del Caucaso. Lo ha provato uno studio pubblicato su Plos One: su strumenti di pietra trovati nella grotta di Dzudzuana, in Georgia, sono infatti emerse le tracce di foglie di Isatis tinctoria e del pigmento blu che da queste si ricava, l'indigotina. Lo studio è stato condotto da Laura Longo, archeologa dell'Università Ca' Foscari Venezia e ricercatrice nel progetto ERC Powerful Plants (guidato da Karen Hardy), con Elena Badetti, sempre di Ca' Foscari, Mauro Veronese dell'Università di Padova e altri ricercatori dei due atenei italiani e di altre università internazionali. "Abbiamo effettuato una serie di analisi, con sincrotrone e spettroscopia, provando la presenza della pianta e dell'indigotina sugli strumenti in pietra", ci dice Laura Longo. Alla ricerca è stato dedicato un articolo su Focus n° 396.. Non solo cibo. L'indigotina si forma in seguito alla reazione tra l'ossigeno e i precursori presenti nelle cellule delle foglie. Dunque, quella antica comunità umana doveva sapere come trattare la pianta per ottenere il colorante. Longo e colleghi hanno replicato il processo preistorico, come si vede nel video. Come strumenti sono stati usati ciottoli raccolti nel greto del fiume che scorre sotto la grotta in Georgia, con l'obiettivo di identificare le tracce date dall'uso e i residui vegetali prodotti.
Il guado non è commestibile. Lo studio quindi evidenzia come l'Homo sapiens, 34.000 anni fa, usasse le piante non solo come risorsa alimentare. Per che cosa utilizzava Isatis tinctoria? Forse per uso medicinale o come colorante, due impieghi storicamente noti. "Forse quelle popolazioni estraevano fibre dai vegetali, per produrre per esempio corde: erano nomadi, quindi dovevano trasportare tutto con loro. La tinta blu poteva essere usata per la tintura, per esempio come segno distintivo del gruppo, oppure per conservare i cordami più a lungo", conclude Longo.
Diversi millenni dopo, la coltivazione del guado e la produzione del pigmento blu furono alla base di una fiorente economia. Il guado fece per esempio la fortuna dei mercanti di Tolosa, in Francia, e dei coltivatori della regione del Lauragais, il triangolo tra Tolosa, Albi e Carcassonne: uno dei più bei palazzi che oggi si visitano a Tolosa, l'Hôtel d'Assézat, fu per esempio costruito nel XVI secolo per un facoltoso mercante di guado, Pierre d'Assézat. In Italia il guado, importante per la tintura dei panni prodotti a Firenze, veniva coltivato nell'Italia centrale, come nel ducato di Urbino. Il padre del pittore Piero della Francesca (1412-1492), Benedetto, era per esempio un commerciante di guado..