“Il cliente era nudo sul divano, la porta era aperta, è stata una forma di molestia sessuale”: la rider filma tutto e denuncia ma è lei ad essere arrestata. Il motivo? “L’uomo era privo di sensi”

  • Postato il 21 novembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Quando la denuncia che fai ti si rivolta contro. Il caso di Olivia Henderson è tanto controverso quanto inusuale. La giovane rider statunitense è stata arrestata con l’accusa di violazione della privacy dopo aver condiviso un video su TikTok denunciando l’atteggiamento del suo cliente, che l’aveva accolta nudo in casa sua durante la consegna a domicilio. Il fatto, avvenuto il 12 ottobre scorso in un abitazione di Oswego nello stato di New York, ha portato inaspettatamente all’arresto della ragazza dopo che il video pubblicato era diventato virale.

Nel video, Henderson ha raccontato la sua esperienza, affermando: “Il cliente ha chiesto che l’ordine venisse lasciato davanti alla sua porta, ma quando sono arrivata a casa sua, la porta era spalancata e lui era in bella vista, sdraiato sul divano, indecentemente esposto ai miei occhi.” La giovane ha descritto questo comportamento come una forma di aggressione sessuale e subito dopo ha deciso di sporgere denuncia alla polizia.

Tuttavia, le indagini della polizia hanno portato a un esito inaspettato. Bryan Thompson, capitano della polizia di Oswego City, ha messo la luce su un altra prospettiva e ha stabilito che “l’uomo era privo di sensi sul suo divano a causa del consumo di alcol, e non si è verificata alcuna aggressione sessuale”. Appurato ciò, Thompson ha appurato che il video era stato registrato dall’interno dell’abitazione il che ha portato all’incriminazione di Henderson per “sorveglianza illegale” e “diffusione di un’immagine di sorveglianza illegale”.

Il capitano ha dichiarato: “Lo ha registrato senza autorizzazione e successivamente ha divulgato tali filmati“, evidenziando la necessità di considerare attentamente le conseguenze prima di condividere contenuti sui social media. L’arresto di Henderson solleva importanti questioni riguardanti il comportamento appropriato in circostanze sensibili e il diritto alla riservatezza. In seguito all’arresto, Henderson è comparsa davanti al tribunale ed è stata rilasciata con obbligo di presentarsi alla sentenza fissata per il 4 dicembre.

La ragazza ha perso il lavoro e l’azienda si è espressa con una nota: “la pubblicazione di un video di un cliente nella propria abitazione e la divulgazione dei suoi dati personali costituisce una evidente violazione delle nostre normative”. Se giudicata colpevole, potrebbe affrontare una pena detentiva fino a otto anni.

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