Il ciclista francese arrestato in Russia mentre tentava un record mondiale

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Sport
  • Di Agi.it
  • 4 Visualizzazioni
Il ciclista francese arrestato in Russia mentre tentava un record mondiale

AGI - La custodia cautelare del ciclista francese Sofiane Sehili, arrestato all’inizio di settembre in Russia, è stata prorogata fino al 4 ottobre. Lo ha reso noto mercoledì l’agenzia Ria Novosti, citando un tribunale dell’Estremo Oriente russo. "Il tribunale distrettuale di Ussurijsk, nella regione del Primorje, ha emesso il 6 settembre una decisione che impone una misura preventiva sotto forma di detenzione provvisoria (nei confronti di Sofiane Sehili, ndr) fino al 4 ottobre", ha dichiarato il servizio stampa della giurisdizione, senza però precisare il motivo dell’arresto.

Secondo Le Monde, il ciclista è accusato di aver attraversato illegalmente la frontiera russa mentre tentava di stabilire un record mondiale di traversata eurasiatica in bicicletta. Il suo percorso, attraverso 17 Paesi, collegava Lisbona a Vladivostok. L’itinerario prevedeva di entrare in Russia dal confine con la Cina, nei pressi della località cinese di Sanchakou, secondo una mappa pubblicata online. La città russa di Ussurijsk si trova a circa 60 chilometri da lì.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

A post shared by Sofiane Sehili (@sofianeshl)

Fonti diplomatiche francesi avevano confermato all’AFP la custodia cautelare di un cittadino francese nella regione, senza però fornire dettagli su identità, data o circostanze dell’arresto. Partito da Lisbona il 1° luglio, Sehili aveva affermato il 2 settembre su Instagram, secondo L’Équipe, di trovarsi bloccato alla frontiera sino-russa dopo aver tentato due volte di entrare in territorio russo. "Tra circa 60 ore, se tutto va bene, sarò a Vladivostok", aveva detto in un video pubblicato il 1° settembre.

La compagna, Fanny Bensussan, ha dichiarato su Instagram la scorsa settimana che "le autorità dicono che l’inchiesta durerà un mese, durante il quale Sofiane resta detenuto". A France 3 Occitanie aveva spiegato che il ciclista possedeva un visto regolare, ma che il primo posto di frontiera scelto era vietato agli stranieri. Ripiegato su un secondo valico, accessibile solo in treno, avrebbe compromesso la validità del record. "È lì che ha commesso un errore. Si può capire: lui pensava solo alla sua impresa sportiva", ha detto Bensussan.

In un post di giugno, Sehili aveva spiegato che la principale difficoltà del viaggio era stata la pianificazione dell’itinerario, tenendo conto dei confini invalicabili e della situazione di sicurezza dei Paesi da attraversare. Ex documentalista presso la rivista culturale Télérama, Sehili si è specializzato nell’ultracycling, prove estreme di centinaia o migliaia di chilometri. Sul suo sito afferma di aver vinto 11 delle oltre 25 competizioni a cui ha preso parte dal 2016. Nel 2017 aveva percorso i 16.000 km tra Parigi e Taiwan in tre mesi. Dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, nel 2022, diversi cittadini occidentali sono stati arrestati in Russia, mentre i rapporti diplomatici tra Parigi e Mosca restano ai minimi storici.

Continua a leggere...

Autore
Agi.it

Potrebbero anche piacerti