Il centrodestra: “I primi 100 giorni di Salis sono costati ai genovesi 500 milioni, il Comune è fermo”

  • Postato il 8 settembre 2025
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cavo piciocchi

Genova. Mezzo miliardo di euro, calcolato per difetto. È la cifra che l’opposizione di centrodestra rinfaccia alla giunta Salis di aver sottratto ai genovesi nei primi 100 giorni di amministrazione. In una lunga conferenza stampa a palazzo Tursi la minoranza traccia il suo “bilancio” con pesanti accuse: soldi persi, promesse tradite, divisioni interne alla coalizione, bugie, immobilismo, distrazione causata da ambizioni nazionali. Ma anche qualche timido apprezzamento, stimolata dalle domande dei cronisti: della nuova sindaca piacciono le “fughe in avanti” e l’approccio pragmatico rispetto alla sua maggioranza, caratteristiche che la fanno accostare a Bucci.

È Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati, capogruppo di Orgoglio Genova ed ex candidata vicesindaca, a prendere la parola per prima. “Quanto ci sono costati questi primi cento giorni? Il no allo Skymetro 398 milioni, sui 40 milioni della funivia c’è un forte rischio. Altri 74,5 milioni per la metropolitana, con la revoca dell’incarico alla ditta, non sono utilizzabili dalla città. Il totale va a 512,2 milioni, che calcoliamo addirittura in difetto. Possiamo aggiungere anche i 200 milioni di extra costi dello Skymetro che sarebbero stati finanziati e 240 milioni di ulteriori prolungamenti della metropolitana: si arriverebbe a un miliardo, ma non lo facciamo. In sostanza sono 5 milioni al giorno. Ce lo possiamo permettere? Noi pensiamo di no. E a fronte di questi mancati finanziamenti non vediamo nuove progettualità”.

In definitiva, attacca Cavo, “abbiamo più costi, più tasse (e ricorda l’aumento dell’Imu sulle case a canone concordato, ndr) e meno servizi: pensiamo al taglio delle corse Amt, agli sfalci non avvenuti”. La parlamentare punta il dito contro le divisioni, a cominciare dal caso ex Ilva, e invita Salis a “fare i conti su cosa significa fare il sindaco della città”.

Poi rilancia Pietro Piciocchi, l’ex vicesindaco reggente e candidato per il centrodestra, ora capogruppo di Vince Genova: “Nei primi cento giorni si dovrebbero vedere grande dinamismo, entusiasmo, iniziative nuove e concrete. Invece abbiamo visto i grandi no. Parlerei in generale di un Comune in disarmo. È stupefacente l’inattività e l’inerzia di questa amministrazione”. Un esempio: “Siamo passati da 10-20 delibere in media a sedute come quella del 28 agosto in cui la giunta ha approvato 3 delibere molto generiche. Vediamo anche una sostanziale assenza dai territori: tanti comitati e associazioni, anche non di centrodestra, lamentano di non riuscire a parlare con gli assessori e la sindaca. Qua alle 7 del mattino si era operativi e si finiva tardi la sera, andate a vedere se alle 20 trovate qualcuno“.

Piciocchi punta il dito sui dossier “completamente abbandonati”. E li mette in fila: “Cosa ne sarà del Waterfront di Levante? L’immagine del cantiere di piazzale Kennedy completamente fermo è desolante. L’ultimo miglio del Terzo Valico a Certosa e Rivarolo? Il deserto assoluto. La rigenerazione urbana di Sestri Ponente legata al ribaltamento Fincantieri? Non si parla dell’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti, ci rendiamo conto che potrebbe essere fonte di ulteriori gravissimi divisioni. C’è un livello di tensione intestina che esploderà nei prossimi mesi rischiando di condannare all’inazione. Il welfare? Un grande assente. Il nostro è un giudizio negativo, noi faremo il nostro mestiere”. Salis “è molto brava a fare comunicazione, ma poi devono esserci fatti a sostenere l’immagine, diversamente l’amministrazione porterà la città all’involuzione e noi vigileremo perché ciò non avvenga”.

Caso Amt, il centrodestra insiste: “Criticità fisiologica, ora chiariscano sulla gratuità”

Tra i temi più spinosi la crisi di liquidità di Amt aperta con la segnalazione del collegio sindacale. L’ex vicesindaco non ci sta: “È stata oltremodo drammatizzata una situazione di criticità fisiologica comune a tutte le grandi aziende di trasporto pubblico locale. Affermare che c’era un rischio fallimento è stato un messaggio negativo per la reputazione con banche e fornitori. La settimana scorsa sono arrivati 12,5 milioni per la gratuità, quei soldi li abbiamo intercettati noi. Il tema dei ricavi è marginale rispetto al bilancio e in ogni caso i crediti con lo Stato, per circa 30 milioni totali, superano le mancate entrate. Quello che contesto è una spettacolarizzazione che non ha giovato all’azienda, ai lavoratori e alla città. Questo storytelling è un pretesto per introdurre misure impopolari”.

“La maggioranza ci dica chiaramente cosa vuole fare sulla gratuità di Amt e quali sono revisioni tariffarie che ci aspettano”, incalza Ilaria Cavo. Proprio sulle fasce di gratuità Piciocchi promette battaglia: “Non arretreremo di un centimetro, anche perché la gratuità ha portato soldi”.

Le altre forze politiche: “Solo proclami e falsità”

“Avremmo già dovuto vedere il domani, invece abbiamo assistito a una serie di proclami e slogan – accusa Alessandra Bianchi, ex assessora allo Sport e capogruppo di Fratelli d’Italia -. La riforma dei Municipi non c’è stata, quella sul salario minimo è una delibera di indirizzo senza efficacia operativa e sul welfare non c’è nessuna attività concreta. La giunta Salis si è attribuita meriti relativi all’operato del centrodestra. Spiace il ritorno all’immobilismo. La sua è una coalizione larghissima, divisa su tutto ma unita dalla smania di potere”.

“Quando si va sui temi il campo largo si frantuma – prosegue Paola Bordilli, ex assessora al Commercio e capogruppo della Lega -. Noi abbiamo sempre chiuso il bilancio in pareggio: i 50 milioni di buco in bilancio non erano altro che normale routine. I 258mila euro ai Municipi? Soldi che non si possono spendere oggi, e in conto corrente c’è solo quello che ha stanziato la giunta Bucci-Piciocchi. Sui parcheggi l’atteggiamento è schizofrenico”. E sull’area Campostano a Nervi: “Salis può dire che non vuole nessun supermercato. Vediamo una narrazione sbagliata, falsità e bugie che servono solo a non parlare mai di contenuti”.

Generico settembre 2025

“Stiamo continuando a fare gli assessori, abbiamo passato l’estate al telefono a risolvere problemi che ci illudevamo essere stati presi in carico da chi ci ha sostituito – aggiunge Mario Mascia, ex assessore all’Urbanistica e capogruppo di Forza Italia -. L’unica eccezione è Terrile, un vicesindaco superman. A tutti i tavoli sono state segate le gambe: la Genoa Business Unit, il tavolo comunale sul lavoro, la conferenza permanente dell’edilizia, i tavoli sui cantieri del Pnrr e sullo smart working. Sull’ex Ilva a Cornigliano non esiste l’opzione zero, come non esiste su Multedo e depositi chimici”.

“Hanno passato 8 anni a criticare, ad oggi l’unica cosa fatta smontare tutto quello che noi abbiamo messo in campo – rincara Sergio Gambino, ex assessore alla Sicurezza in quota Fratelli d’Italia, ora nel gruppo misto -. Qual è la visione sulla gratuità? E il tram? Non se ne parla più. Ci hanno riportato indietro di cinque anni. Hanno criticato il nostro approccio su aspetti sicurezza, poi sono andati a New York per fare il gemellaggio con un corpo polizia tra i più securitari del mondo. Oggi la città è meno sicura e meno presidiata. Ogni 100 giorni terremo il tempo a questa giunta che sta facendo grossissimi danni”.

Le note positive: “Pragmatismo su ex Ilva e funivia”

Ma c’è almeno qualche nota positiva? Mascia loda il “piglio bucciano” sulla vicenda ex Ilva in consiglio comunale. Per Gambino è positivo che abbia “riconosciuto l’errore” di aver aumentato l’Imu promettendo un taglio dell’aliquota nel 2026. Secondo Cavo il provvedimento sui Municipi è una conferma del modello di gestione del centrodestra. Piciocchi plaude al “pragmatismo” su forno elettrico e funivia “contro l’opinione della maggioranza della coalizione”. Bianchi sottolinea le belle parole per il Waterfront in occasione della presentazione del Salone Nautico. E Bordilli riconosce l’apertura sulle deroghe all’ordinanza antismog.

“Il nostro vuole essere un approccio costruttivo, spero che anche da parte loro si riconoscano elementi positivi nel nostro lavoro”, chiosa Cavo. “Dispiace l’approccio sempre prevenuto nei nostri confronti, spero si possa evolvere in maggiore collaborazione”, è l’augurio di Piciocchi.

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