Il bullismo altera le strutture cerebrali per anni

  • Postato il 20 ottobre 2024
  • Di Focus.it
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Il bullismo in adolescenza provoca, nel cervello di chi lo subisce, alterazioni diffuse che possono influire negativamente sulla salute mentale futura. Le esperienze ripetute di violenza verbale, fisica e psicologica ai fini di esclusione e prevaricazione hanno un impatto "visibile" su 49 regioni cerebrali, implicate nella memoria, nell'apprendimento, nella regolazione delle emozioni e nella percezione del movimento. Lo dimostra uno studio su biorXiv, in cui un gruppo di scienziati irlandesi ha cercato di capire quanto a lungo il bullismo possa gravare sulla vita di chi lo prova sulla propria pelle.. Bullismo: i danni si vedono. Il team di psichiatri del Trinity College di Dublino ha coinvolto 2.094 ragazzi di tre gruppi di età (14,19 e 22 anni), che si sono prestati ad esami di risonanza magnetica cerebrale (MRI) e hanno risposto a questionari sulle proprie esperienze di bullismo. In base alle risposte, a ciascuno è stato assegnato un punteggio di "vittimizzazione da bullismo".. Un continuo senso di allarme. Essere vittime di bullismo ha avuto un impatto sul volume di specifiche aree cerebrali. Gli scienziati hanno osservato un aumento di volume delle regioni subcorticali del cervello, che informano la corteccia prefrontale (il "centro di controllo" delle funzioni esecutive, come attenzione, pianificazione, controllo delle emozioni e degli impulsi) su cosa sta avvenendo nell'organismo e nell'ambiente esterno. Un maggiore volume di queste aree significa che alla corteccia arrivano impulsi più forti: ciò potrebbe voler dire una maggiore difficoltà, anche in futuro, nel "tenere le redini" di tutto e nella regolazione delle emozioni.. Più sensibili allo stress. L'esperienza di bullismo (subíto) sembra anche legata a una riduzione di volume dell'ippocampo, una struttura coinvolta nei processi di memoria, apprendimento, orientamento. Secondo gli autori dello studio, questo potrebbe provocare alterazioni nella regolazione ormonale e nella gestione dello stress. Cambiamenti nella struttura dell'ippocampo sono inoltre associati al rischio di sviluppare depressione.. Azione-reazione. Come spiegato in un articolo sul New Scientist, cervelli maschili e femminili sembrano inoltre rispondere al bullismo in modo diverso. Nelle ragazze, esperienze di questo tipo sono legate a un maggiore aumento di volume in aree come il nucleus accumbens e l'amigdala, che sono coinvolte nella gestione delle emozioni e della risposta allo stress. Ciò potrebbe dipendere dal tipo di bullismo di cui più spesso sono vittime, che verte più alla manipolazione e all'esclusione sociale e rimane dunque (ma è una generalizzazione) sul piano psicologico.. D'altro lato nei ragazzi, più spesso vittime di atti fisici di bullismo, si notano più spesso cambiamenti nelle regioni cerebrali associate alla consapevolezza spaziale e alla coordinazione fisica. Le differenze tra maschi e femmine potrebbero però anche non dipendere dal tipo di bullismo subito ma da meccanismi biologici, per esempio di natura ormonale.. Un'età critica. La ricerca conferma che l'impatto del bullismo sul cervello di chi lo subisce è profondo e si trascina fino all'età adulta. Se questi cambiamenti osservati nei teenager siano reversibili o meno, al momento non è chiaro: certo è che l'adolescenza è una fase cruciale per lo sviluppo cerebrale, perché in questo periodo il cervello si riorganizza, affronta molte trasformazioni ed è più suscettibile allo stress, a causa del non ancora pieno sviluppo della corteccia prefrontale, l'ultima regione a completare la maturazione (attorno ai 25 anni). Se infatti, negli adulti, la corteccia prefrontale è in grado di filtrare le esperienze rilevanti e sopprimere i ricordi negativi non più importanti, gestendo dunque meglio lo stress, questo processo non è ancora efficiente e pronto nel cervello degli adolescenti, che reagisce in modo più acuto a ormoni rilasciati in esperienze traumatiche, come il cortisolo..
Autore
Focus.it

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