Il borgo in toscana conosciuto come la piccola Atene, lo conosci?

  • Postato il 25 maggio 2025
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C’è un luogo in Italia dove il tempo sembra essersi fermato, in cui arte, natura e storia convivono in equilibrio per un’esperienza che unisce passato e presente. Si tratta di un piccolo borgo toscano immerso nel verde della Maremma: Capalbio, soprannominato con affetto la “Piccola Atene”.

Un soprannome importante, che però si guadagna sul campo con le sue architetture antiche, il fermento culturale, il paesaggio unico e l’aura quasi mistica che si respira tra i suoi vicoli di pietra.

Capalbio si trova a meno di due ore da Roma, ed è per questo che è una meta ideale per una gita fuori porta, un weekend romantico o una vacanza rigenerante.

Dove si trova Capalbio e perché viene chiamata la Piccola Atene?

Capalbio è situata nel cuore della Maremma meridionale, in provincia di Grosseto, al confine con il Lazio. È l’ultimo comune a sud della Toscana, ma è anche uno dei più affascinanti.
La sua definizione di “Piccola Atene” non è un vezzo turistico ma un omaggio al suo spirito intellettuale e artistico. Nel corso degli anni, Capalbio è stata meta privilegiata di scrittori, registi, filosofi e politici, diventando un vero e proprio rifugio culturale.

Il paragone con Atene nasce anche dalla sua architettura armoniosa, dal rispetto delle proporzioni, dal senso di bellezza classica che si respira nel suo centro storico e dalla straordinaria quantità di eventi artistici, festival letterari e mostre d’arte che animano il borgo durante l’anno.

Cosa vedere a Capalbio

Il centro storico medievale

Appena varcata la Porta Senese, l’ingresso principale della città vecchia, si è subito catapultati in un’altra epoca. Le mura medievali, perfettamente conservate, circondano il centro e offrono un percorso pedonale unico: la camminata di ronda. Da qui si gode una vista mozzafiato sulle colline toscane, fino al mare.

Rocca Aldobrandesca e Palazzo Collacchioni

In cima al borgo si erge la Rocca Aldobrandesca, costruita tra l’XI e il XII secolo e restaurata dai Senesi. Qui si trova anche il Palazzo Collacchioni, celebre per custodire un prezioso fortepiano Conrad Graf suonato da Giacomo Puccini in persona.

La Chiesa di San Nicola

Piccola ma suggestiva, questa chiesa custodisce affreschi rinascimentali di scuola umbro-senese. Un luogo di silenzio e bellezza, perfetto per una sosta spirituale nel cuore del borgo.

L’incredibile Giardino dei Tarocchi

A pochi chilometri da Capalbio, in località Garavicchio, si trova una delle attrazioni più incredibili della Toscana: il Giardino dei Tarocchi, creato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle.

Si tratta di un parco artistico dove si intrecciano arte, spiritualità, esoterismo e paesaggio. Le 22 sculture monumentali che rappresentano gli Arcani Maggiori dei Tarocchi sono realizzate con materiali specchianti, mosaici colorati e ceramiche. Una passeggiata tra le figure simboliche del Sole, della Papessa, dell’Imperatrice è un viaggio onirico e trasformativo.

Le terme naturali di Saturnia: relax a due passi da Capalbio

Chi visita Capalbio non può rinunciare a un tuffo nelle acque sulfuree delle Cascate del Mulino, vicino a Saturnia. Queste terme naturali libere, con acqua a 37°C costante tutto l’anno, offrono un’esperienza rigenerante, gratuita e immersa nel verde.
Perfette per chi cerca benessere a contatto con la natura, magari dopo una passeggiata tra i vicoli del borgo.

Porto Santo Stefano: mare, isole e panorami mozzafiato

Se hai voglia di mare, in soli 40 minuti di auto puoi raggiungere Porto Santo Stefano, la perla dell’Argentario. Qui troverai un porticciolo vivace, ristoranti affacciati sull’acqua e spiagge cristalline.
Da qui partono anche i traghetti per l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannutri, due mete ideali per un’escursione in barca da fare in giornata.

Dove dormire e cosa mangiare a Capalbio

Il borgo e i suoi dintorni offrono una vasta scelta di agriturismi, B&B e dimore storiche per un soggiorno immerso nella tranquillità.

In fatto di cucina, la tradizione maremmana la fa da padrona: cinghiale in umido, acquacotta, pici al sugo di cinta senese, olio extravergine DOP, formaggi artigianali. E per chi ama il vino, non mancano le cantine locali dove degustare Morellino di Scansano e Vermentino toscano.

Se puoi, perditi nei vicoli senza seguire una mappa. Segui il profumo del pane, il suono delle campane, lo scorcio che si intravede tra due case in pietra.
I borghi come Capalbio si scoprono così: un passo alla volta, con occhi curiosi e cuore aperto.

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Autore
Blitz

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